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Schuster: «Non ci sono più calciatori con personalità, siamo sommersi da frasi vuote»

Intervista a Dirk: «Una volta c’erano personaggi come Effenberg, Basler o Matthäus che dividevano l’opinione pubblica. È anche colpa dei social»

Sul giornale tedesco t-online c’è un’interessante intervista a Dirk Schuster ex calciatore della Germania dell’est e oggi allenatore dell’Erzgebirge Aue in seconda divisione tedesca. Dove, a 52 anni, è l’allenatore più anziano. Affronta il tema della scomparsa dei calciatori con personalità:

Nel calcio, stanno sparendo i personaggi. Intendo le persone che dicono quello che pensano – concetti che per gli spettatori sono ben più interessanti delle frasi vuote che di solito ascolti nel dopo-partita. Purtroppo ciò avviene anche a causa dei social network. Una volta che hai espresso il tuo pensiero, la frase viene spesso utilizzata per attaccare violentemente il giocatore. Con colpi ben al di sotto della cintura. Le falsità vengono diffuse da anonimi. Questo è il flagello dell’intera vicenda. Inoltre, l’attenzione dei media è aumentata. Il business del calcio è cresciuto e con la maggiore attenzione mediatica sono cresciuti in modo significativo anche gli stipendi. L’effetto collaterale è che le tue frasi vengono diffuse rapidamente e rapidamente puoi anche essere colpito sui social. Sono effetti collaterali che non mi piacciono.

Quando continui ad ascoltare sempre le stesse cose, non è più divertente. Questi personaggi – che si chiamino Effenberg, Basler o Matthäus – dividono l’opinione pubblica, ci si può dividere su determinati argomenti, animano il calcio e lo rendono interessante. Questi personaggi sarebbero sicuramente di nuovo utili per il calcio ma, come ho detto, per loro oggi è difficile.

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