ilNapolista

Paola Ferrari: «Smettiamo di considerare il corpo femminile come una scorciatoia per gli ascolti!»

A La Stampa: «Dobbiamo trovare il nostro spazio grazie alla professionalità, non alle curve»

Paola Ferrari: «Smettiamo di considerare il corpo femminile come una scorciatoia per gli ascolti!»

La Stampa intervista Paola Ferrari, conduttrice di 90° minuto. Parla della condizione femminile in un mondo quasi tutto al maschile come quello del calcio.

«Quando ho cominciato io nell’81 si faceva molta fatica. C’era Licia Granello su Repubblica, ma in tv nessuna. Certamente c’è stato molto ostracismo ma oggi grazie alla caparbietà mia e di tante altre giornaliste molto brave come Ilaria D’amico la situazione è cambiata. Ricordiamoci però che è una conquista che dobbiamo difendere, se scadiamo e prendiamo scorciatoie diamo un’arma ai maschi. Dobbiamo trovare il nostro spazio grazie alla professionalità, non grazie alle curve. Poi per carità ognuno fa il suo gioco ma dobbiamo capire che certi giochi possono essere rischiosi per l’intero movimento. Attenzione».

La Ferrari rifiuta di fare nomi, ma aggiunge:

«E’ tempo di smettere di considerare il corpo femminile come una scorciatoia per gli ascolti. Ha fatto comodo a tanti, maschi e femmine».

Racconta di aver iniziato ad amare il calcio quando aveva 5 anni, quando il padre la portò in curva tra gli ultrà.

«E’ stato come un colpo di fulmine, una magia che mi ha stregato. Lui era tifoso dell’Inter. In questo non
l’ho seguito ma la passione per il calcio la devo a lui».

 

ilnapolista © riproduzione riservata