ilNapolista

Cotugno, anche giovani tra i ricoverati con polmonite, male cure sono più efficaci

Il Mattino ha fatto un reportage tra i pazienti attualmente al Cotugno, alcuni anziani e con patologie pregresse, ma alcuni giovani e sani come un pesce

Cotugno, anche giovani tra i ricoverati con polmonite, male cure sono più efficaci

Gli ultimi numeri in fatto di contagi della Campania continuano a spaventare e non poco, per capire un poco meglio com’è l’evoluzione del coronavirus dopo l’estate Il Mattino ha fatto un giro nella terapia intensiva del Cotugno. Ce ne sono diversi, alcuni con patologie pregresse, alcuni giovani e sani

Paziente 1

ha circa 40 anni, sovrappeso, febbre, tosse e affanno i segni all’arrivo in pronto soccorso. Di mezza età, con diverse patologie che risalgono nel tempo. Un viaggio in costiera a ferragosto e alcuni momenti conviviali. Dopo 9 giorni la situazione è stabile. Vene assistito con ossigeno.

Paziente 2

meno di 60 anni, leggermente sovrappeso, non ha particolari malattie di base. Dopo ferragosto appare la febbre, tosse secca, insufficienza respiratoria. Nessun viaggio ma la tipica polmonite. Da undici giorni è attaccato all’ossigeno ed è migliorato.

Paziente 3

gli addensamenti ai polmoni sono stabili da 22 giorni. Il malato ha solo 59 anni ma una lunga storia clinica di gravi patologie sviluppate sin da giovane. Febbre, mal di gola, tosse e diarrea i sintomi di ingresso.

Paziente 4

è anziano: numerosi acciacchi, malattie tumorali ne fanno il prototipo del paziente fragile. Ciononostante dopo 20 giorni di ossigenoterapia la polmonite è lievemente migliorata.

Paziente 5

ha 24 anni e nessun fattore di rischio. I campanelli d’allarme? Perdita di gusto e olfatto e diarrea. Dopo un mese finalmente sta guarendo.

ilnapolista © riproduzione riservata