ilNapolista

Commisso: «Il progetto per il Franchi vale 550 milioni. Nessuno investe così dai tempi dei Medici»

Al CorSera: «Quando ho detto distruggere è stato interpretato come se volessi distruggere la storia. Io parlavo di un edificio. Meglio dire che voglio rifarlo. Voglio lasciare qualcosa di bello alla città. Ma devo avere il controllo di tutto»

Commisso: «Il progetto per il Franchi vale 550 milioni. Nessuno investe così dai tempi dei Medici»

Sul Corriere della Sera un’intervista a Rocco Commisso, presidente della Fiorentina. Parla della necessità di un nuovo stadio per aumentare i ricavi della squadra. Ultimamente ha dichiarato: “Voglio distruggere il Franchi”. Spiega il senso della frase.

«Magari non è la parola giusta ma il concetto è quello. Non parlo benissimo l’italiano, ma quando ho detto distruggere è stato interpretato come se volessi distruggere la storia. Io parlavo di un edificio. Wembley è stato distrutto, lo Yankee Stadium è stato distrutto. E ora sono ancora lì, più belli di prima. Però se distruggere è un termine troppo forte, allora potrei usare demolire. Anzi, meglio: rifare. Ecco, rifarò il Franchi».

Dice che al momento esistono tre possibilità:

«Al momento esistono tre possibilità: il 33 per cento di rifare il Franchi a Campo di Marte, il 33 per cento di costruire un nuovo stadio a Campi Bisenzio. E il 33 che non si faccia nulla».

L’esito dipende dalla possibilità che gli verrà data di controllare il risultato.

«Se qualcuno vuole spendere soldi per fare un nuovo stadio, faccia pure, a me va bene, poi decido se giocarci o no. Ma se devo spendere io, allora voglio avere il controllo su tutto. Io sono abituato così, vengo dall’America».

Si tratterebbe, spiega, di un investimento da 550 milioni di euro.

«Per trovare qualcuno che abbia fatto a Firenze investimenti del genere bisogna tornare ai tempi dei Medici. Voglio lasciare qualcosa di bello alla città. Io, la mia famiglia, vogliamo lasciare un bel ricordo. Le persone che vedranno lo stadio dovranno dire: quello l’ha fatto Rocco. E di sicuro non voglio lasciare qualcosa di brutto».

 

ilnapolista © riproduzione riservata