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Sarri: «Pensare che la mia permanenza dipenda da domani significa dare dei dilettanti alla nostra dirigenza»

Il tecnico della Juve alla vigilia della gara contro il Lione: «Credo che la scelta sia stata fatta, al di là del risultato della partita di domani»

Sarri: «Pensare che la mia permanenza dipenda da domani significa dare dei dilettanti alla nostra dirigenza»
Ph Carlo Hermann/KontroLab

È vigilia di Champions per la Juventus di Maurizio Sarri che domani affronterà il Lione per proseguire il suo cammino con i quarti. Il tecnico ha parlato della sfida in conferenza questo pomeriggio

Cosa ci vuole per passare il turno?

“Una grande prestazione. Il Lione si è evoluta a livello difensivo, ha grande solidità da quanto si è messa a tre. E’ una partita difficile da affrontare con calma e lucidità”.

Higuain e Pjanic?

“Higuain mi sembra in crescita. Pjanic era un po’ stanco mentalmente e fisicamente a un certo punto, negli ultimi tempi l’ho visto in crescita”.

Lei in autunno ha chiesto alla squadra leggerezza, lo chiederà ancora?

“Domani lucidità, che è leggermente diverso”.

Ha parlato con Ronaldo?

“Si sta allenando in maniera giusta, ieri gli ho visto fare in allenamento un goal dalla bellezza unica. Mi pare si stia approcciando nel modo giusto”.

Dybala?

“Non lo sappiamo perché è ancora in mano allo staff medico. Vediamo l’evoluzione tra oggi e domani, ne parleremo con lui e i dottori”.

Giocherà Cuadrado?

“Giocherà dall’inizio ma non sappiamo se alto o basso”.

Come sarà la partita senza pubblico?

“Giocare senza pubblico è un po’ triste, ancora di più in Champions. Speriamo presto si torni con il pubblico”.

Ha pensato che sarà la sua ultima partita alla Juve?

“Stai dando da dilettanti alla nostra dirigenza. Credo che la scelta sia stata fatta, al di là del risultato della partita di domani. Con la tua domanda sembra che possano farsi trascinare dall’onda emotiva come tifosi”.

Favorito il Lione per il vantaggio dell’andata?

“Il risultato dell’andata mette la partita nelle migliori condizioni per le loro caratteristiche. E’ una partita difficile ma è possibile”.

Sul percorso in Champions

“E’ una partita importante, come lo era vincere lo scudetto. Sarebbe importante andare a Lisbona ed entrare nell’elite europea e mondiale, ci teniamo tantissimo”.

Stupito da questo pessimismo?

“Sono agnostico, non lo so. Non leggo e non guardo nulla, mi riguarda poco. Noi siamo contenti per aver vinto il campionato più difficile della storia della Serie A per tutto quello che è successo in questa stagione. A volte tutto questo viene attutito dall’abitudine a vincere, a mio avviso non dovrebbe essere così”.

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