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Malagò fa modificare la riforma dello Sport e salva il suo posto

Tante, troppe approssimazioni nella bozza della riforma dello Sport di Spadafora che è stata rivelata con tanto di annotazioni private di vari esponenti

Malagò fa modificare la riforma dello Sport e salva il suo posto
Antonello Sammarco/Image Sport

La Riforma dello Sport portata avanti dal Ministro Spadafora rischia di diventare un vero e proprio flop. Molte le imprecisioni contenute nel testo redatto che avrebbe dovuto rimanere segreto, ma di cui è stata erroneamente diffusa una bozza con i commenti del gabinetto del ministro svela richieste e raccomandazioni.

Ed ecco che uno dei punti chiave su cui Spadafora batteva, limitare il munero di di mandati, per mandare a casa Malagò e decide di altri presidenti federali, è stata cancellata come riporta oggi il Fatto Quotidiano

Questi stanno provando a salvarsi, convocando le elezioni prima che la riforma entri in vigore, per Malagò l’allarme è già rientrato: Pd e Italia Viva hanno detto no, il M5S ha abbozzato e il ministro ha fatto un passo indietro pur di portare a casa il provvedimento (e il super dipartimento Sport di Palazzo Chigi, un vero Dicastero). Così il limite è tornato a tre e Malagò resterà alla guida dello sport italiano fino al 2025.

Tante le approssimazioni che emergono da una prima lettura della bozza, scrive Repubblica

a partire dall’assegnazione al Coni di un immobile – Palazzo H, dove ha sede il Comitato Olimpico – di cui lo Stato non dispone, visto che risulta appartenere all’Istituto universitario di scienze motorie che lo ha concesso in usufrutto al Coni fino al 2032.

 

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