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Lotito rischia di diventare decisivo (almeno) in Senato: potrebbe essere “eletto” dopo 2 anni

Accolto il ricorso presentato dal presidente della Lazio, candidato in Campania nel 2018: il suo seggio ora appartiene a un senatore di Italia Viva. Se confermato, Lotito darebbe più peso all’opposizione

Lotito rischia di diventare decisivo (almeno) in Senato: potrebbe essere “eletto” dopo 2 anni

Per un complicatissimo meccanismo di ricalcoli, ricorsi e votazioni, Claudio Lotito potrebbe diventare senatore a due anni dalle elezioni facendo suo il seggio di Vincenzo Carbone. Diventando persino quasi-decisivo in Parlamento, perché sposterebbe verso l’opposizione il peso di una già risicata maggioranza in Senato del governo Conte. Come è possibile?

Come spiega Il Post, la Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato ha approvato a maggioranza la proposta del senatore Adriano Paroli di accogliere il ricorso che il presidente della Lazio, aveva presentato dopo essere stato sconfitto alle elezioni del 4 marzo 2018.

Lotito era candidato in Campania per Forza Italia, e sostenne subito che ci fu un errore nel conteggio dei voti e nell’attribuzione dei seggi plurinominali. Il “suo” seggio ora appartiene a Vincenzo Carbone, eletto anche lui con Forza Italia ma poi passato a Italia Viva. Ora la Giunta dà ragione a Lotito. A lui e non a Peppe De Cristofaro, sottosegretario all’Istruzione in quota LeU, il quale a sua volta aveva presentato un ricorso poi bocciato.

Il sistema dei “resti”, con cui vengono ripartiti i seggi dei collegi plurinominali delle varie regioni, è estremamente complicato. Nel 2018 aveva premiato il collegio “Campania 3” ripescando Carbone come primo dei non eletti in quel collegio. Ma secondo Lotito era lui a dover approdare in Parlamento come primo dei non eletti nel collegio “Campania 1”.

Il senatore Malan nel 2019 aveva rilevato errori grossolani commessi dall’ufficio elettorale della Campania, che, tra le altre cose – scrive il Post – aveva inviato alla Giunta tre diverse relazioni sull’esito delle elezioni. Ad esempio alcuni scrutatori avevano assegnato i voti di un partito a quello inserito nella scheda elettorale nella riga inferiore.

A due anni delle elezioni comunque, Lotito non è ancora certo di poter essere “eletto”. La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ora deve convocare una “seduta pubblica” della Giunta, a cui saranno presenti anche Lotito e Carbone, nella quale si voterà di nuovo sulla relazione Paroli a favore di Lotito. Se verrà approvata ci sarà poi un altro voto ancora, a maggioranza semplice, dell’aula del Senato.

Come si diceva, non è solo una questione formale. Lotito, uno dei “grandi elettori” nella Lega Serie A, e stratega delle retrovie della politica del calcio, con il suo seggio può spostare equilibri al momento instabili: Carbone ora vota in quota Renzi, e se dovesse essere sostituto dal Presidente della Lazio, l’opposizione guadagnerebbe un voto.

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