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La Gazzetta spara su Psg e Domenech: «L’Atalanta merita rispetto. Lui non ha vinto nemmeno a briscola»

La danza di Choupo-Moting viene letta come uno sfottò nei confronti del Papu. Non accetta che Domenech possa criticare Gasperini

La Gazzetta spara su Psg e Domenech: «L’Atalanta merita rispetto. Lui non ha vinto nemmeno a briscola»

La Gazzetta dello sport è scesa in campo come un fratello maggiore – o minore – contro il Psg e Domenech rei di aver in qualche modo colpito l’Atalanta. Il Psg, secondo la Gazzetta, ha sfottuto su Twitter la Papu dance con la danza di Choupo-Moting autore del decisivo gol del 2-1. Apriti cielo. Non si capisce cosa ci sarebbe di male nel festeggiare la vittoria e l’accesso in semifinale.

Bonjour finesse… Da un club che aspira al trono continentale, rappresentante della città del bon ton, ci si aspetterebbe altra eleganza. Magari qualcuno spieghi ai geni della comunicazione del Psg cos’è successo a Bergamo quest’anno: evitare di sfottere poteva essere una forma di rispetto.

Poi, il quotidiano se la prende anche con Domenech che ha la sola colpa di aver espresso un pensiero che il quotidiano sarcasticamente definisce un tweet raffinato.

«Grazie a Gasperini per i cambi a fine partita. Che gli allenatori italiani siano tatticamente i migliori è una leggenda».

Si può essere d’accordo o meno, ma non ha offeso nessuno. La Gazza invece ci va giù come se chissà cosa avesse detto. Domenech non è un mostro di simpatia, siamo d’accordo, ma sembra quasi un conto personale tra il quotidiano e il vecchio Raymond.

Ex attore di Moliere, ex bagarino (arrestato a Usa ‘94), ex astrologo (non sopportava lo scorpione Trezeguet), perse tre volte contro l’Under 21 azzurra nonostante avesse fuoriclasse come Zidane ed Henry. E poi la finale di Berlino: gli sbagliò il rigore lo scorpione Trezeguet. «Le balle ancor gli girano», canta Paolo Conte. Povero. Perciò quando vede un tecnico italiano rischia la crisi isterica come l’ispettore Dreyfus della Pantera Rosa. Non ha mai vinto nulla, neanche a briscola, però attacca Claudio Ranieri, dio di Leicester.

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