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Il software che fa la formazione al Chelsea

The Athletic racconta come l’analisi delle statistiche decide ogni aspetto della gestione del club: dal campo al mercato

Il software che fa la formazione al Chelsea

Scouting, gestione dei giocatori in prestito, valutazione delle prestazioni della prima squadra, prevenzione e recupero degli infortuni. Tutto, al Chelsea, passa per una mole enorme di dati che dissezionano ogni aspetto della preparazione, del mercato, e delle strategie del club inglese. Grazie ad un sofisticato sistema di raccolta ed elaborazione di numeri, parametri, e trend che lo rende un esempio del calcio avveniristico: una finestra sullo sport professionistico del futuro.

Lo racconta The Athletic, descrivendo l’utilizzo di GPS, giubbotti Catapult, kit di valutazione, software e tablet. Sì, poi si gioca anche a pallone. Ma intanto i giocatori per primi conoscono in tempo reale l’effettiva efficacia delle proprie prestazioni fisiche, per non parlare dello staff tecnico.

Distanza totale coperta, velocità massima, numero di sprint ad alta intensità. Sul campo di allenamento – pieno zeppo di sensori Catapult – Frank Lampard e il suo staff sono accompagnati da un analista con un laptop o un tablet. Man mano che la sessione va avanti, ogni giocatore ha obiettivi individuali da raggiungere per ogni metrica delle prestazioni. Entro un’ora dalla fine dell’allenamento, i preparatori forniscono un rapporto: nella prima pagina c’è un riepilogo statistico facilmente comprensibile di ciò che è accaduto durante la sessione, e nella seconda una ripartizione più dettagliata del lavoro di ciascun giocatore rispetto ai suoi obiettivi. Queste informazioni poi vengono discusse nel pomeriggio e integrate nel piano di allenamento in modo che, entro la mattina successiva, il personale di coaching abbia una chiara idea di quanto lavoro caricare su ogni membro della squadra.

Un processo di implementazione tecnologica che va avanti da quando Carlo Ancelotti nel 2009 assunse Tim Harkness e Matt Hallam. Lo strumento, poi evoluto nel tempo, che aiutare a gestire l’analisi dei dati si chiama QlikView, una piattaforma di database nel quale gli scout caricano i loro rapporti, i video clip da visualizzare e modificare in pacchetti di sintesi e le statistiche avanzate.

The Athletic scrive che “la maggior parte dei club di elite utilizza sofisticati programmi di analisi e database per aiutare il reclutamento, ma, nel 2011, la promozione di QlikView da parte di Hallam e l’adattamento del software alle esigenze specifiche del Chelsea hanno portato il club al vertice”.

Fabian Unwin, ex sergente nell’aeronautica norvegese, è l’analista che lavora sui molti giocatori in prestito e tra l’altro setaccia il flusso di informazioni che viaggia dai club in prestito al Chelsea. Un giocatore in prestito racconta:

“Puoi chiamarli in qualsiasi momento. La scorsa stagione, quando stavo cercando di trovare una sistemazione in prestito, ho parlato con Michael Emmerson (analista delle prestazioni degli under 23). Gli ho chiesto il meglio delle mie clip tra gli under 23. Si è seduto con me e abbiamo realizzato un video di sei, sette minuti di diverse parti del mio gioco: passaggio lungo, passaggio corto, i contrasti… Lo fa per chiunque chieda di andare in prestito”.

Di più: i dati raccolti dalle prestazioni dei giocatori delle giovanili che si allenano con la prima squadra, sono particolarmente utili quando Lampard deve valutare se sono pronti a giocare o meno. E sono considerati all’interno del club come più indicativi di qualsiasi altra cosa. E’ così che le impressionanti statistiche fisiche di Billy Gilmour in allenamento e in partita hanno confermato la convinzione di Lampard che il ragazzino fosse in grado di avere un impatto immediato in prima squadra, nonostante il fisico relativamente leggero. Gilmour è quello che, alla ripresa della Premier, ha tolto il posto a Jorginho.

 

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