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Il Mattino: È guerra tra Regioni e Governo per le discoteche

Il Cts avvisa: «Le discoteche devono rimanere chiuse», ma alcune Regioni continuano a ritenere che possano restare aperte senza restrizioni

Il Mattino: È guerra tra Regioni e Governo per le discoteche

È braccio di ferro in Italia tra il Cts e le Regioni per quanto riguarda le discoteche. Dopo l’aumento dei contagi degli ultimi giorni, aumentano le paure che si possa presto ritornare ai numeri del lockdown e per scongiurare questo gli esperti richiedono la chiusura delle discoteche.

tenere le discoteche aperte «rappresenta un rischio serio per la diffusione del coronavirus»

Previsto per oggi un nuovo incontro tra il Ministro Speranza e i rappresentanti delle Regioni, nella speranza che tutti seguano l’esempio della Calabria e chiudano le discoteche nonostante le ordinanze in senso opposto di Marche e Sardegna.

E il presidente del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, insiste:

«Le discoteche devono rimanere chiuse perché, checché se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c’è nulla da fare».

Tutto fermo per il momento, ma il Governo minaccia di prendere decisioni drastiche e chiudere discoteche e sale da ballo, anche se dai più cattivi sorge il dubbio che la decisione sia slittata per consentire i festeggiamenti del ferragosto.

Dai gestori però arriva disponibilità, ma anche richiesta di chiarezza, come riporta il Mattino.

Maurizio Pasca, presidente nazionale del Silb, sindacato locali da ballo, è salentino e dice: «Noi lo abbiamo detto, se serve siamo anche disposti a chiudere, però ci dimostrino che ci sono focolai nelle discoteche: ad oggi in Italia non ne è stato segnalato neanche uno. Mascherine e distanze come chiede il governatore della Puglia? Così è impossibile lavorare, tanto vale chiudere, appunto».

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