ilNapolista

Tenta il suicidio nella curva di via Petrarca che nove anni fa uccise tre ragazzi. Si salva miracolosamente

Il gesto di un 29enne di Pianura. Ha sfondato la ringhiera precipitando nel vuoto per 30 metri. I residenti: «Sentiamo ancora le urla dei parenti dei ragazzi morti. Abbiamo inviato inutilmente 60 denunce al Comune».

Tenta il suicidio nella curva di via Petrarca che nove anni fa uccise tre ragazzi. Si salva miracolosamente

La curva di via Petrarca, uno degli angoli più panoramici di Napoli, torna sotto i riflettori per un tentato suicidio, dopo essere stata lo scenario di un terribile incidente, nove anni fa. All’epoca, era il 15 maggio 2011, da quel punto volarono giù, trovando la morte, tre ragazzi su una Mini Minor. Ieri, alle 11 del mattino, proprio qui ha scelto di tentare il suicidio Diego Senese, un 29enne di Pianura direttore di sala di una delle pizzerie del Lungomare. A bordo della sua Peugeot 3800 bianca si è lasciando andare dritto verso il burrone. Un volo di 30 metri dopo aver sfondato il parapetto, da cui è uscito miracolosamente vivo.

Ora Diego è ricoverato al Cardarelli, fuori pericolo. I soccorritori lo hanno trovato lucido e cosciente, racconta Repubblica Napoli. Ha subito raccontato che il suo voleva essere un gesto estremo.

Dai sopralluoghi risulta che l’auto ha proceduto in linea diritta, senza seguire la curva.

Il ragazzo avrebbe dovuto sposarsi quattro mesi fa, ma il Covid ha cambiato i suoi piani. Alcuni colleghi raccontano di averlo visto preoccupato al rientro al lavoro dopo il lockdown.

Quel tratto di strada, però, è denunciato da tempo come pericoloso. I residenti lanciano allarmi da tempo.

Una residente al civico 64, dove è accaduto tutto, Daniela Cerrone, racconta al quotidiano:

«Questa strada è un inferno per chi passa e per noi che ci viviamo. Mia nipote ha visto la macchina piombare a un metro dal nostro palazzo, mi ha chiamato sotto shock. Sentiamo ancora le urla di 9 anni fa quando i parenti dei tre ragazzi morti arrivarono, è da allora che scriviamo lettere di protesta al Comune  a nessuno fa niente. Abbiamo inviato sessanta denunce, inutilmente».

Anche ieri alla ennesima richiesta di dissuasori per la velocità, dal Comune è arrivata via mail la solita risposta negativa.

Repubblica Napoli scrive di un giallo

tre paletti metallici, quelli alti mezzo metro ma robusti, mancavano proprio nel punto in cui l’auto è precipitata ieri mattina. Una coincidenza spiegata per motivi di viabilità: «Si trattava di paletti anti-parcheggio e sono stati eliminati perché vengono ritenuti pericolosi per la stabilità del volante in curva e per i ciclomotori che potrebbero andare a sbatterci contro – spiega l’assessore al Traffico Alessandra Clemente – Ogni sera viene disposto il servizio di controllo tramite autovelox. Napoli Servizi è intervenuta per la chiusura della strada».

ilnapolista © riproduzione riservata