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È tutta colpa di Llorente l’assurda regola dei falli di mano sui gol (VIDEO)

Fu il suo gol al City in Champions a creare il caso e a portare l’Ifab a creare la regola che sta segnando il calcio per la sua incomprensibile rigidità

È tutta colpa di Llorente l’assurda regola dei falli di mano sui gol (VIDEO)

Quarti di finale di Champions dell’anno scorso, il Tottenham deve difendere all’Etihad Stadium l’1-0 conquistato contro il Manchester City nella gara d’andata. A venti minuti dalla fine, i Citizens sono avanti 4-2, risultato che li qualifica. Calcio d’angolo per il Tottenham, svetta Llorente. Il pallone gli tocca prima il braccio, poi la gamba e finisce in porta: è gol. Nessuno protesta, ma l’arbitro Cakir viene richiamato dal VAR. C’è la on-field review per giudicare quel tocco che non ha nulla di malizioso: il braccio è perfettamente aderente al corpo, in una posizione naturale e non ne aumenta il volume. Vista la dinamica, dunque, il direttore di gara convalida comunque la rete che sancisce l’eliminazione di Pep Guardiola dalla Champions 2018/19.

Questo episodio fa sorgere una questione fino a quel momento poco sentita, quasi di carattere filosofico: come può essere consentito, in un gioco che si chiama “calcio”, segnare con un braccio? Così come negli sport ad uso prevalente delle mani come il basket o la pallavolo, i piedi sono fallosi o marginali, così nel calcio non poteva essere ammesso un gol con tutto ciò che c’è al di sotto della mezza manica.

L’IFAB in realtà aveva già affrontato la tematica nella riunione tenutasi in Scozia giusto un mese e mezzo prima del fattaccio, deliberando che non doveva essere convalidata una rete segnata col braccio o in cui un tocco col braccio avesse agevolato il giocatore attaccante. Questa e le altre modifiche al regolamento sarebbero state poi confermate in un secondo momento, ma vista la situazione era quasi certo che venissero approvate in blocco, specialmente dopo un caso del genere.

L’innovazione è di portata storica, perché non solo rende punibile una situazione di gioco soltanto in un determinato momento, ma anche perché diventa infrazione qualcosa che in un’altra zona di campo non lo sarebbe assolutamente, come un tocco di braccio quando questo è in posizione corretta.

Lo spazio e il tempo assumono un’importanza di rilievo nella loro specificità, probabilmente troppa: le conseguenze infatti spesso e volentieri sono dei gol annullati per contatti marginali e inevitabili, in cui l’azione realizzativa viene vanificata dalla rigida applicazione della regola che non lascia spazio alle possibilità correttive dell’interpretazione dell’arbitro. Ma di questo ne abbiamo già parlato a sufficienza.

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