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Napoli-Udinese 2-1, pagelle / La nostra faccia sotto i piedi di Politano

La smanacciata salvifica di Ospina, l’inspiegabile tacco di Manolas per Lasagna. La prestazione hard di Mario Rui. Milik in versione Elastic Man. I pizzi e merletti di Callejon. Meno male che c’è Kappa 2

Napoli-Udinese 2-1, pagelle / La nostra faccia sotto i piedi di Politano

OSPINA. La sua partita, Ilaria, è in due immagini. La prima quando intercetta al 39’ un rasoterra di De Paul destinato a Lasagna, se non sbaglio. La seconda davvero decisiva, quando smanaccia salvifico un colpo a botta quasi sicura del citato Lasagna al 69’ – 6,5

Ospina è così. Sembra un personaggio dei fumetti, un sonnolento orso Yoghi dalle guance paffute e dallo sguardo perso nei suoi pensieri fantastici, non gli daresti un guantone in mano. E poi ti sorprende come su Lasagna, così – 7 

HYSAJ. A destra la vita è relativamente più tranquilla rispetto all’altra fascia e l’Onesto Faticatore Albanese continua a coltivare la virtù dell’offesa e del cross. Epperò è proprio dalle sue parti che origina il vantaggio bianconero, anche se le sue colpe sono minime – 6

Sono ancora impressionata dalla scena di Hysaj capitano, Fabrizio. Devo rivedere l’azione del vantaggio perché mi pare che abbia mandato un po’ in affanno i colleghi di reparto – 6

MANOLAS. Chiamale se vuoi distrazioni: l’Ellenico va a fari spenti sull’azione che conduce al gol friulano. Indi al 69’ dona una palla d’oro all’onnipresente Lasagna – 5

Non soffre il velocissimo Lasagna, lo fronteggia a viso aperto, tiene il passo senza sforzo eccessivo e poi… arriva quell’inspiegabile tacco che poteva mandarci ko – 5,5

KOULIBALY. Meno male che c’è Kappa due. Duella con tutto l’attacco non colorato; mura finanche un tiro con il fianco; partecipa al tiki taka di marca gattusiana, infine impedisce con l’aiuto di San Palo la doppietta di De Paul. Quante cose che fa, Kalidou – 7

Finalmente un palo a favore, Fabrizio! Il resto lo fa il nostro colosso centrale, che non so come è riuscito ad intercettare quella palla e a fermarla. Per il resto,  nulla da dichiarare – 7

MARIO RUI. Marittiello offre una prestazione hard, ultra-offensiva ed è uno degli azzurri che ci prova di più, col suo maligno sinistro. Perfino da centrocampo. Tutto questo compensa ampiamente quel disperato zompo a vuoto sulla traiettoria della pelota che finisce a De Paul per lo zero a uno – 6,5

Uno dei più effervescenti. Quasi più efficace in fase offensiva, avrebbe certo meritato il gol – 6,5

FABIAN RUIZ. Lobotka è particolarmente timido stasera e tocca soprattutto all’Aquila Fabian cercare di incidere sull’ambaradan del possesso palla nel caos del centrocampo, dove l’assembramento è permanente. Ed è suo il servizio vincente per Sant’Arcadio – 6,5

Mai una giocata banale ma anche mai una partita senza errori. Che bello l’assist per Milik – 6,5 

ELMAS dall’80. Fa poco per giudicarlo – senza voto

Senza voto anche per me

LOBOTKA. Veleno gli allucca sempre in capa, “Lobo, Lobo, Lobo”, e lui si rintana fisso un passo indietro a San Piotr e all’Aquila Fabian, come rispettasse una sorta di distanziamento sociale. Sovente applica le direttive ringhiose e apre sugli esterni. Ordinato e preciso ma senza osare troppo – 6

Lobo! Zieli! Kouli! Mi fa sorridere Gattuso che chiama a rapporto i suoi da bordocampo. Lobo lo chiama un po’ di più, è vero. Deve puntare molto su questo ragazzo. A me piace e sinceramente credo possa crescere ancora – 6

DEMME dal 70’. A volte per come entra deciso mi ricorda, Ilaria, quel kamikaze di Rog, pronto a beccarsi un giallo dopo pochi secondi. Il suo compito è soprattutto arginare – 6

Che mi hai fatto ricordare: Rog! Per carità, Fabrizio, con Rog il giallo era assicurato dopo 7 secondi di partita. Demme è un’altra storia – 6

ZIELINSKI. Almeno tre tiri, di cui l’ultimo è una cagliosa sbatte fra la traversa e la linea senza entrare del tutto. Peccato – 6

Errori ne commette, ma ha tanta qualità. Avrebbe meritato il gol – 6

ALLAN dall’80’. Come per il Macedone, in dieci minuti non c’è nulla per dargli giudizio – senza voto

Ti ricordi quando era un guerriero azzurro? – sv

CALLEJON. Si dedica ai pizzi e ai merletti e i suoi tiri restano sempre confinati nella caverna delle idee, abbozzi inutili senza mai vedere la luce. Come il gol che s’inghiotte al 31’ (per fortuna che c’era Sant’Arcadio) – 5

Di nuovo il peggiore. Arzigogola inutilmente, non passa partita che non si divori un gol, sembra aver paura dei contrasti – 5

POLITANO dal 70’. Lo ammetto, Ilaria, i miei appunti avrebbero tratteggiato l’ennesimo voto deludente e poi succede. Succede che all’ultimo respiro inventa una meravigliosa parabola che tocca il palo ma finisce dentro sul lato opposto. Politano è il sedicesimo marcatore del Napule in campionato. La mia faccia sotto i suoi piedi – 6,5

Come ha scritto Max, “Politano all’improvviso“. Come quando d’estate un temporale malefico squarcia il cielo sereno, o come quando una noiosa serata d’incanto trova il lampo che apre alle risate impreviste. E chi se lo aspettava, da Politano. Sotto i suoi piedi mi metto anche io – 7

MERTENS. Una mezzora invisibile, fino alla botta che lo fa uscire – 5

Trenta minuti di anonimato – 5,5

MILIK dal 30’. Sant’Arcadio segna a nemmeno un minuto dal suo ingresso. Una spaccata che solo a guardarla ti senti male per lo sforzo che deve sostenere. Un gol da Elastic Man puro. Fa un altro paio di cose egregie, tra assist e tiri e poi si eclissa. Riemerge al 77’ quando spara altissimo servito dal Capitano – 6

Sul gol ho francamente pensato che si fosse spaccato in due. Vivo – 6,5

INSIGNE. Il Capitano per rendere ha bisogno delle nerbate di Veleno, per sua ammissione. Evidentemente Ringhio Fetish deve avere allentato la frusta in settimana ché Lorenzo è sì premuroso e partecipe ma non lascia il segno. Ci vorrebbe una bella seduta sadomaso per riprendere a godere – 6

Nel secondo tempo decisamente meglio del primo. Ma gioca un sacco di palloni – 6

GATTUSO. Dici Udinese, Ilaria, e si rinnova l’amaro ricordo dell’andata. L’ultima partita di Re Carlo, capro espiatorio delle mattane del presidente padrone e dell’ostracismo di Giuntoli (senza dimenticare la mattonella persa di Insigne). Veleno cominciò dalla giornata successiva, con il Parma. Era metà dicembre. Sette mesi dopo ha sistemato un po’ di cose, epurato le prime scelte di Ancelotti (Meret, Allan, mentre su Lozano ci ha ripensato) e vinto la Coppa Italia. Il suo Napule palleggia tantissimo e segna a fatica. Ma parlare quando si lotta per un inutile sesto posto non ha senso. Il Barcellona ci dirà molto di più – 6

Questo calcio d’estate annoia più di una lezione di fisica applicata, in più ci si mette l’overdose di partite. Nemmeno vedere il Napoli sveglia dal torpore. Hai ragione, bisogna aspettare la Champions. Ormai tutto il resto non ha alcun senso – 6

ARBITRO CHIFFI. Una direzione pettinata come la sua chioma – 6

Più che un direttore di gara, un modello – 6

SKY. Che vergogna Sky Sport, Ilaria. Come rivelato dal mio amato Fatto, Sky ha tagliato dirette e interviste dal campo per ripicca nei confronti di Dela, che vuole un canale calcistico della lega. Così ci hanno equiparato al già retrocesso Brescia, l’altra squadra tagliata. Una mancanza di rispetto per i tifosi napoletani senza precedenti – 0

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