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Politano all’improvviso. Il Napoli vince al 94esimo ma continua a creare poco rispetto a quanto produce

Decisivo il giocatore più discusso. La squadra di Gattuso mostra i soliti pregi e i soliti difetti. Troppo gioco in orizzontale. Pari di Milik nel primo tempo

Politano all’improvviso. Il Napoli vince al 94esimo ma continua a creare poco rispetto a quanto produce

Quando tra tra Napoli e Udinese sembra finire 1-1, arriva un gran gol di Politano. Di sinistro. Secco, da fuori area. Sul primo palo. È la rivincita del calciatore più discusso dai tifosi e sui social. Anche stasera, fino al gol, non aveva creato nulla di che. Ma chi segna ha sempre ragione. E lui regala i tre punti al Napoli che mostra sempre sé stesso. Tanto possesso palla, pochissime occasioni create rispetto alla mole di gioco. Nel primo tempo reti di De Paul e poi pareggio di Milik subentrato a Mertens colpito duro. Nella ripresa, un legno per parte. Prima della rete di Politano.

Gattuso ripropone i titolarissimi, almeno nove undicesimi della squadra che giocherà a Barcellona: Ospina in porta, il tridente classico, Manolas al fianco di Koulibaly e Lobotka al centro al posto di Demme, con Fabian e Zielinski. Giocheranno Manolas e Lobotka al camp Nou? Forse il primo sì, sul secondo abbiamo meno certezze.

Il Napoli inizialmente è sotto tono. Anche comprensibilmente, visto che la partita è inutile. Il prossimo match importante si giocherà l’8 agosto contro il Barcellona. Cresce, però, col passare del tempo. La squadra di Gattuso fa girare palla, nemmeno troppo velocemente, l’Udinese si chiude bene. Insigne, soprattutto nel primo tempo, si allontana dalla sua mattonella. I tre davanti cambiano spesso posizione. Mertens, però, è fuori dal match, poi un brutto colpo lo costringe a uscire.

La partita la fa il Napoli che tiene molto palla, persino troppo, costruisce ma come al solito non concretizza. Anche se grandi palle gol non ce ne sono. A svegliarlo ci pensa l’Udinese che va in vantaggio con De Paul. Un paio di cambi di gioco disorientano il Napoli che non riesce a chiudere. L’infortunio di Mertens manda in campo Milik ferocemente criticato dai tifosi a Bologna. Il polacco risponde come sa, entra e segna con un bel tocco in scivolata (l’attuale estirada) su una bella azione in velocità. In verticale. Milik, poi, si vedrà poco. In realtà nella ripresa il Napoli non costruisce molto. La produzione resta imponente, con il possesso palla, ma nella catena distributiva si perde tantissimo, come accade a tante reti idriche italiane e le occasioni da gol sono pochissime.

Nell’intervallo Gattuso si sarà fatto sentire. Gli azzurri rientrano in campo con un altro passo. O almeno ci provano. Il Napoli si rende pericoloso quando riesce a verticalizzare. Lo fa anche al 60esimo con un’azione rapida che Zielinski chiude con un gran destro che colpisce la parte interna della traversa ma il pallone non entra completamente. È il 23esimo legno della stagione del Napoli. Per il resto, sono azioni tipo pallanuoto con la palla che gira e la difesa avversaria che si posiziona anche col il tergicristallo.

Appena il Napoli rallenta, l’Udinese fa male, come al 70esimo: errore di Manolas ed è bravissimo Ospina su infido rasoterra di Lasagna. Parata complicata.

Al 70esimo, entrano Demme e Politano per Lobotka e Callejon. Si rivede Allan che entra con Elmas al posto di Fabian e Zielinski.

A cinque minuti dalla fine, l’Udinese con pochi tocchi mette De Paul solo soletto davanti a Ospina e per nostra fortuna Koulibaly salva sulla linea e devia sulla traversa. Poi, il lampo.

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