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L’incredibile viaggio di Messi oltre la tattica: ora è il 10 definitivo

Ala, falso nove, rifinitore: da Rijkaard a Setién lo hanno piazzato un po’ ovunque. Quest’anno porta in dote 42 gol. Ma i media spagnoli avvertono: le ha giocate tutte, come arriverà alla Champions?

L’incredibile viaggio di Messi oltre la tattica: ora è il 10 definitivo
Fonte: Mundo Deportivo

“Se Messi giocasse da 6, 8 o 10 sarebbe comunque il migliore al mondo. Sarebbe poco saggio se gli mettessimo dei limiti ”, diceva Luis Enrique nel 2016. Tre anni prima Guardiola affermava più o meno lo stesso concetto. I numeri, Messi, li ha dati tutti nel suo incredibile viaggio attraverso la tattica: da Rijkaard a Setién lo hanno piazzato un po’ ovunque sul fronte dell’attacco blaugrana, e ha vinto sei Palloni d’Oro. Dall’essere un estremo esplosivo, ai suoi inizi, fino al falso nove più autentico della storia, per consacrarsi definitivamente a 33 anni come un dieci devastante.

“Le ultime partite  – scrive il Mundo Deportivo, che descrive il percorso tattico dell’argentino – offrono il segno di una nuova reinvenzione che mira ad allungare la sua biografia di crack”.

Posizioni di Messi

Messi ha segnato 22 gol e 20 assist in questa stagione. Numeri incredibili. E’ già il detentore del record assoluto del campionato insieme al suo ex compagno di squadra, Xavi, autore di 20 assist nel 2008-09. Messi porta in dote 42 gol, segnati o regalati, ed è responsabile di oltre il 50% della produzione offensiva della squadra. In tutte le competizioni, in 40 partite, Messi ha segnato 27 reti e 25 assist.

Il Barça gioca per Messi, dice il luogo comune. Ma – scrive ancora il Mundo – la sua carriera dice il contrario: da ala era il partner ideale di Ronaldinho ed Eto’o. Guardiola e Tito Vilanova lo hanno posizionato nella corsia centrale. Ibrahimovic, nel ruolo di 9 classico, lo ha portato più vicino all’area. Una lettura tattica che, già con Luis Enrique in panchina, ha permesso a Luis Suárez di agire come un ariete. L’ultima step è stato quello di scendere in sala macchine, per creare uno spazio geografico per Suárez e Griezmann, in modo che provino a dividersi l’area in modo naturale. Mentre lui, più arretrato, crea calcio.

C’è un’incognita, però, soprattutto in vista Napoli. Magari è vero, come dice Xavi, che “Leo può giocare, se vuole, fino a quando avrà 39 anni”. Ma la Vanguardia mette in risalto il pericolo stanchezza. Il Barça ha giocato diverse partite mostrando segni di affaticamento. “La mancanza di rotazioni, il caldo e un calendario infernale stanno mettendo alla prova la tenuta fisica del Barça. Setién ha una squadra corta e la colonna vertebrale della squadra è praticamente intoccabile. Messi, Piqué, Suárez, Vidal, Semedo e Rakitic, oltre a Ter Stegen, hanno giocato tutte e nove le partite dal riavvio. E Messi, il tuttofare, è intoccabile: ha giocato ogni minuto. Come arriverà ad agosto?

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