La Serie A vuole riaprire gli stadi. All’Olimpico in 30mila, allo Stadium 17mila, di meno al San Paolo

La Lega presenta alla Figc un protocollo di più di 200 pagine che studia la situazione impianto per impianto. L'idea è di riaprire prima ai posti corporate. Ma è poco probabile che il Cts autorizzi

napoli-verona San Paolo Udinese-Napoli

Ieri la Lega Serie A ha annunciato che presenterà alla Figc un protocollo per la riapertura parziale degli stadi, in sicurezza.

I presidenti sperano di recuperare una parte di pubblico e, scrive il Corriere dello Sport,

hanno fatto preparare da un noto studio di ingegneri un apposito e dettagliato studio che analizza la situazione club per club (in base al numero di abbonati) e impianto per impianto“.

Le possibilità che il Comitato tecnico scientifico dia il suo benestare, però, non sono molte. Oggi è atteso il nuovo dpcm del governo e dalla prime anticipazioni conterrà delle strette su sagre, eventi, fiere e discoteche. Lo stato di emergenza, inoltre, sarà prorogato probabilmente fino al 31 ottobre.

L’esecutivo ha il timore che riaprire gli stadi (al massimo) per il 40% della capienza, potrebbe essere un segnale in controtendenza con il momento che il Paese sta ancora attraversando (la curva dei contagi ancora non è vicino allo zero come speravano i virologi)”.

Il problema, per il Cts sarebbero soprattutto gli spostamenti del pubblico per arrivare allo stadio e le code ai tornelli.

In ogni caso, se non si riuscirà a riaprire gli stadi nel finale di questa stagione, la Lega utilizzerà il protocollo per la prossima.

Lo studio si compone di circa 200 pagine, ha linee guida comuni a tutti gli impianti, ma analizza anche la situazione stadio per stadio. Per ogni stadio è prevista una capienza, che dettaglia in parte Repubblica.

All’Olimpico di Roma potrebbero entrare in 30 mila, allo Juventus Stadium 17 mila. Qualche criticità in più per il San Paolo di Napoli“.

L’idea, scrive il Corriere dello Sport, è di riaprire prima ai posti corporate “perché garantire il distanziamento nelle curve è ritenuto assai complicato”.

 

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