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I Washington Redskins costretti a cambiare nome: “pellerossa” è razzista

Dopo anni di resistenza, la gloriosa squadra di football americano cede alle pressioni dei movimenti e soprattutto degli sponsor

I Washington Redskins costretti a cambiare nome: “pellerossa” è razzista

I Washington Redskins non si chiameranno più Redskins. Cambieranno nome, dopo anni di polemiche e battaglie, perché “pellerossa” è un termine razzista. E in questo periodo la semantica dei diritti civili non risparmia nulla, nemmeno una delle squadre simbolo della NFL, la lega americana di football americano.

“Alla luce dei recenti eventi accaduti nel nostro paese e delle opinioni arrivate dalla nostra comunità, i Washington Redskins inizieranno una revisione approfondita del loro nome”, ha annunciato in una nota la franchigia di proprietà dell’imprenditore Daniel Snyder, dopo le nette prese di posizione di alcuni sponsor.

Il nome Redskins viene dagli anni 30, per evocare il coraggio dei nativi americani. Ma “pellerossa”, con il passare del tempo ha cominciato ad essere usato in tono offensivo. Sono anni che associazioni e cittadini chiedono di cambiare nome, ma nel 2013 lo stesso Snyder rispose così: “Non cambieremo mai il nome alla squadra. Mai. Potete scriverlo in maiuscolo se volete”. E invece lo faranno.

Perché FedEx, che paga 205 milioni di dollari l’anno per la sponsorizzazione della squadra, ha espressamente richiesto la modifica del nome con un comunicato, stata sostenuta da Nike. Secondo alcune indiscrezioni, il nome cambierà prima dell’inizio della nuova stagione a metà settembre.

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