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Clerici compie 90 anni. Pietrangeli: “Giocava a far la checca milanese, ma dice di aver avuto più donne di me”

Sul Venerdì il grande tennista parla del grande scrittore e giornalista: “Gli piaceva passare per gagà e dongiovanni. Ma per le donne con me non c’era gara… Ho vinto più Slam di tutti gli italiani messi insieme”

Clerici compie 90 anni. Pietrangeli: “Giocava a far la checca milanese, ma dice di aver avuto più donne di me”

Gianni Clerici compie 90 anni. Lo “scrittore prestato allo sport” che ha raccontato il tennis meglio di chiunque altro negli ultimi 70 anni, ha un’aneddotica che lo riguarda che solo a farne un veloce elenco non basterebbero due tomi Treccani, come dice Ubaldo Scanagatta. Angelo Carotenuto, per il Venerdì di Repubblica, ha intervistato Nicola Pietrangeli, l’unico italiano con Clerici nella Hall of Fame del tennis. Clerici col doppio ruolo: ex giocatore (ha giocato anche un Roland Garros e a Wimbledon) e soprattutto da giornalista.

“Ma lui non ha mai lavorato per soldi. Ha scritto almeno due libri (“500 anni di tennis” e “Divina”) che fra due secoli saranno ancora consultati per sapere com’è che andavano le cose nel nostro lavoro. Quelli sono capolavori”.

Poi, dice Pietrangeli, ci sono i “romanzetti” tipo “I gesti bianchi”, scritto “per far vedere che rispetto a me lui c’aveva più donne. Gli è sempre piaciuto passare per un dongiovanni più di me. Onestamente non c’era partita”.

Clerici è famoso per le sue descrizioni femminili…

“Il suo è un atteggiamento quasi teppistico. Come nell’atteggiamento giocoso a far la checca. Non lo è. Ma racconta le donne e parla delle donne come una checca. Ci ha sempre giocato molto su questo registro, come con certe maniere tipicamente settentrionali, il suo campanilismo, il suo accento. Un po’ c’era un po’ ci faceva. Gli piaceva essere e interpretare il gagà milanese, gli piaceva essere e interpretare Gianni Clerici”.

Clerici ha sempre dribblato le contrapposizioni epocali su chi fosse il giocatore più forte di tutti i tempi. Pietrangeli la mette così:

“Potrei fare il presuntuoso. Potrei dire che batterei Federer ad occhi chiusi ma non ci sarebbe la controprova. E allora se non c’è non vale nemmeno il contrario. Ma io ho vinto da solo più Slam di tutti gli altri italiani della storia messi assieme. Se guardiamo solo le vittorie. Io prima del computer fra i primi 10 del mondo ci sono stato per 10 anni, due anni al numero 3, per due anni numero 1 sulla terra. Non lo dico per vantarmi. Ma quando un anno fa è venuto fuori il ragazzo altoatesino, Sinner, sa cosa ha scritto Clerici? E’ nato un altro Pietrangeli. Non è per dir male di Panatta…”.

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