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Atalanta-Napoli 2-0, pagelle / Un Napoli buono a metà e solo nel primo tempo

Maksimovic regredito, il tridente iniziale svogliato, Fabian sbaglia quasi tutto, l’enigma Politano. Migliori in campo Zielinski e Lozano

Atalanta-Napoli 2-0, pagelle / Un Napoli buono a metà e solo nel primo tempo

OSPINA. Il guaglione non ha ciorta con la cabeza, ancora una volta. Prima di uscire ha il tempo di deviare due volte due sull’indemoniato Papu, che abbiamo visto correre con ammirazione zemaniana, diciamo così – 6,5

Direi che è proprio sfortunato, Fabrizio! Per quel poco che è rimasto in campo, comunque, ha spinto molto bene la squadra da dietro e si è fatto trovare pronto quando era il caso – 6,5

MERET dal 30’. I dolori del giovane Meret in terra orobica arrivano in coppia, uno dopo l’altro, sotto il suo sguardo impotente e incolpevole – 6

Tu pensa invece lui che ciorta. All’improvviso si trova buttato in campo per l’alternanza obbligata, magari pensa di vivere un altro giorno di gloria come in Coppa Italia e invece prende due pappine, senza colpa, che inguaiano la sua e la nostra serata – 6  

DI LORENZO. Stasera i bergamaschi spadroneggiano sulle fasce come i Saraceni un tempo sulle nostre coste. Non ce n’è per nessuno, neanche per il pugnace Di Lorenzo – 5

Nel secondo tempo Gosens ne fa carne da macello. Lui sembra impaurito, sbaglia troppo, è debole, a tratti pare che non sappia cosa fare per arginare la cavalcata degli ossessi nerazzurri – 5  

MAKSIMOVIC. Il Corazziere Serbo si fa babbiare una, due, tre volte da Zapatone. E il deserto attorno a Pasalic solingo è inquietante. Non mi aspettavo questa regressione, Ilaria – 4,5

Zapata ci passa sopra, lo sbrana, si lecca le dita per succhiarne tutto il sangue e lo abbandona esanime a terra. La scena, più o meno, è questa – 5  

KOULIBALY. Mostra i muscoli al citato Zapatone ma quando l’Atalanta decide di vincere anche l’amato Kappa due si dilegua, introvabile. E poteva sfruttare meglio, molto meglio, quei due colpi di testa là davanti – 5

Sul primo gol avrebbe potuto giocarsela col fuorigioco, che invece ha sbagliato. Di testa è il più pericoloso, ma non arriva mai al bersaglio. La ripresa lo ha visto calare paurosamente. Mi aspettavo di più – 5

MARIO RUI. I destri nerazzurri si mettono in mezzo Marittiello come se stessero facendo il torello. Il povero lusitano tenta di compensare i buchi difensivi con le sgroppate a sinistra ma tanto lavoro non produce nulla di concreto o quasi. Intendiamoci Ilaria cara: il Napule è stato buono nel primo tempo – ma solo dalla cintola in giù – e i giudizi alla fine risentono purtroppo di quel crollo iniziale della ripresa – 4,5

E’ quello che forse potremmo accomunare di più ai forsennati atalantini: corre corre e corre. Spinge finché può. Ci prova. Ma i due gol arrivano dal suo lato – 4,5

FABIAN RUIZ. Lui e San Piotr cercano invano di innescare gli abulici Ciro e Lorenzo. Per niente aquila stasera, Fabian comunque si muove e dal centrodestra crossa non poco. Epperò pesano, in modo oggettivo e kantiano direi, due errori. Il primo in uscita, da cui zampilla il vantaggio orobico. Il secondo quando potrebbe rimettere in carreggiata il Napule ma spreca una facile occasione – 5

Se perdi una palla e da questo arriva un gol e se poi sprechi pure l’occasione per riaprire la partita, e allora non è proprio la tua serata. Fa una fatica immensa – 4,5 

DEMME. Una partita talmente incolore che aumenta i miei timori sul suo potenziale. Cioè, mi dà la sensazione di un geometra capo che non diventerà mai ingegnere – 5

A lottare ha lottato, ma De Roon ha una raggia dentro che fa paura e lo ha sempre anticipato – 5

LOBOTKA dal 72’. Più dinamico e presente di Demme – 6

Entra e subito prova a disorientare Gollini. Mica male – 6

ZIELINSKI. Insieme con il Messicano è l’unico a guadagnarsi la sufficienza. Dalla trequarti in poi è quello che fa più tentativi per scuotere l’inerzia offensiva – 6

Resta in partita per novanta minuti, e questo è già un ottimo risultato. Un bel tacco e tanta buona volont- Peccato che i compagni non siano in serata – 6

POLITANO. Fa sempre lo stesso giochino: prende palla e poi va infilarsi in irritanti vicoli ciechi al centro. Una sola volta varia: al 48’ apre una bella azione e va a concluderla di testa. Tutto qui – 4,5

Un giochino irritante, che ti dà la sensazione di avere un uomo in meno. Politano non sarà mai Callejon – 4,5

CALLEJON dal 72’. Una sostituzione superflua, spiace dirlo – 5

Forse, se fosse entrato prima… – sv

MERTENS. Abulico. Il Napule del veleno gattusiano punta molto su Ciro il Rinnovato ma stasera il suo ruolo prediletto è quello del latitante – 4

Di palloni gliene arrivano veramente pochi, i forsennati atalantini lo placcano a pie’ sospinto. Certo, lo spettacolo è stato abbastanza impietoso: loro dilagavano, il nostro si aggirava per il campo come un fantasma – 4,5

MILIK dal 58’. La sconfitta impone qualche riflessione Ilaria, come già accennato da Max: Sant’Arcadio al momento è il miglior marcatore azzurro del campionato (dieci gol) ma nell’èra Rino è retrocesso a seconda scelta. Inguardabile in ogni caso quando gli è arrivato quel pallone decente e lui l’ha perso – 5

Tanto movimento per nulla – 5  

INSIGNE. Già dai primi cinque minuti si capisce che è tornato insolente come ai vecchi tempi. Mah, diamogli l’attenuante della stanchezza – 4

Smorto, svogliato, commette errori marchiani, sbaglia palle facili facili e non riesce nemmeno a coprire bene. La serata è talmente no che si rivede il tiro a giro, che ovviamente fallisce – 4,5

LOZANO dal 58’. Un secondo dopo essere entrato lo troviamo subito davanti a Gollini, a tentare un gol difficilissimo. La sua voglia e la sua velocità stasera sono l’unica cosa da salvare – 6

Il migliore in campo, quello che più assomigliava ai forsennati nerazzurri. Per come è entrato, per come ha corso e ci ha provato. Non è stato aiutato dagli altri, ormai annientati dagli orobici, ma è andato anche vicino al gol. Forse meriterebbe chance più cospicue – 6,5

GATTUSO. Relativizziamo innanzitutto, cara Ilaria. Nessun dramma. La Champions era bella che è andata ed era impresa ardua raddrizzare un campionato rovinato dalle mattane presidenziali su ritiri e multe. Detto questo, Gattuso, in quattordici partite di campionato, ha un bilancio manicheo: otto vittorie e sei sconfitte, senza vie di mezzo. A preoccuparmi è solo la sua prima dichiarazione dopo il match: “Abbiamo buttato via la partita”. Spero non sia convinto di quello che ha detto. Stasera il Napule è stato buono a metà e solo nel primo tempo. Il tridente iniziale era svogliato e inconcludente. E il dubbio che mi sovviene è identico a quello sorto quando Gattuso è arrivato a Napoli: Coppa Italia a parte, saprà l’Amato Veleno diventare allenatore di prima fascia e non lottare più per il quinto o sesto posto? – 5

L’obiettivo Champions era impossibile, l’Atalanta è una squadra fantastica, un miracolo calcistico (peccato ci sia l’insopportabile Gasperini a renderla antipatica): una sconfitta ci sta tutta. Ma il crollo della squadra nel secondo tempo è preoccupante. Il veleno è sparito all’improvviso, è bastata una sosta nello spogliatoio. E’ la differenza abissale che si è vista con l’avversario nella ripresa che non mi è piaciuta. E non sarà piaciuta nemmeno a lui. Però se tieni in campo Politano fin quasi alla fine – per dirne una – non è che puoi aspettarti tante belle cose – 5

ARBITRO DOVERI. Non abbiamo perso per colpa sua – 6

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