Sarri: “Pjanic e Arthur? È anche colpa vostra se la gente si appassiona al mercato e non al calcio»
«In queste condizioni è difficile allenarsi. Ronaldo e Dybala possono giocare, il problema verrà fuori tra 2-3 partite, è indispensabile il recupero di Higuain"

Juventus' Italian coach Maurizio Sarri looks on during the Italian Serie A football match SS Lazio vs Juventus FC. (Hermann)
Maurizio Sarri ha presentato in conferenza stampa la partita di domani contro il Genoa in trasferta.
Buffon giocherà?
“Non abbiamo ancora deciso ma visto che come minimo ha 48 parte a disposizione credo che il record arriverà. Ancora non abbiamo deciso, i programmi iniziali dei portieri stanno un po’ cambiando in base alle sensazioni di Filippi”.
Storicamente la Juve col Genoa a Genova fatica, che partita si aspetta?
“Andare a giocare lì è difficile per tutti. È una squadra che nelle pariate casalinghe fa bene, è complicata come sempre in questo periodo con le squadre che si girano la salvezza. penso che i ragazzi siano molto consapevoli di questo.
Ha già in mente qualche avvicendamento?
“Qualcuno, in questo momento numericamente non ci possiamo permettere di alternare più di 2-3 giocatori. Nell’ultima partita avevamo 14 giocatori da campo, 3 portieri e 3 ragazzi dell’Under 23. In questo momento possiamo solo pensare a 1-2 cambi, speriamo nei prossimi 7-8 giorni di recuperare qualcuno e aver più scelta”.
Esiste il fattore campo in questo periodo?
“Un po’ continua a esserci. È vero che fai a meno della spinta del pubblico ma hai quelle piccole abitudini che possono fare al differenza come lo spogliatoio. Sono piccole certezze che possono aiutare. Credo che, anche se meno, il fattore campo incida ancora”.
Come sta Higuain?
“Sta meglio, l’unica incertezza è la sua tenuta in un minutaggio più elevato”.
Pensa che avrà problemi nella gestione di Pjanic?
“Penso di no. Se questo trasferimento sarà ufficializzato Pjanic sarà contento perché va a finire la carriera in una squadra grandissima. Una carriera straordinaria, se si conclude la trattativa avrà giocato per Juve e Barcellona. Io per quanto riguarda lui sono sereno, è un ragazzo serio e intelligente a cui piace giocare. La possibilità che lui non ci dia il 101% in questi due mesi non la vedo”.
Le va di presentare Arthur?
“C’è poco da commentare, sono due ragazzi che per due mesi ancora dovranno giocare nelle rispettive squadre. È bene che si concentrino tutti e due su cosa c’è da fare ora e non a quello che si farà da fare a settembre-ottobre. Non voglio parlare di mercato e acquisti anche perché all’apertura del mercato mancano due mesi e io devo giocare partite importanti. Se spendo energie mentali sul mercato la vedo difficile anche perché è una cosa che non mi dà gusto. Capisco che l’opinione pubblica, anche per colpa vostra perché se si parla di calci d’angolo per 10 anni la gente parli di quelli, si sia appassionata al mercato ma come dico io dovrebbe appassionarsi anche al calcio che è l’aspetto più importante. Lasciamo perdere le valutazioni per il momento, qualcuno dello staff studierà questo giocatore per avere le idee chiarissime quando arriverà. Per il resto godiamoci Pjanic per il resto della stagione”.
Quanto sta cambiando la preparazione delle partite? Ci sono novità che l’hanno interessata e possono tornare utili in una situazione normale?
“Penso che dobbiamo ancora trovare il massimo della condizione fisica, capita a tutti e forse non fa così male giocare così spessi. Però passando le giornate i giocatori andranno in condizione ma accuseranno l’accumularsi della partite. Stiamo cambiando tutto, specialmente la gestione dei post-partita. Difficile anche parlare di allenamenti, giocando così spesso la possibilità di andare ad allenamenti impegnativi che ti danno la certezza di recuperare completamente non c’è. Si lavora solo di scarico e poi in preparazione della partita. C’è la novità dei 5 cambi, da maneggiare con cura. Ho visto spesso squadre e risultati stravolti con queste 5 sostituzioni. Analizzando cosa è successo in Bundesliga ho visto un dato che mi ha sorpreso: le squadre di prima fascia ne utilizzano al massimo 4 o 3, erano più quelle di terza fascia che le utilizzavano. Forse cambiavano di più nell’undici iniziale. Bisognerebbe entrare più profondamente a questi numeri. Questa è un’esperienza nuova, quindi a rischio cazzata, come tutte le cose su cui non abbiamo un vissuto. Sicuramente è anche stimolante, se ne usciamo vivi abbiamo qualche conoscenza in più dopo da sfruttare negli anni successivi”.
Come sta Bentancur? Se lo aspettava così arrivando alla Juve?
“Sembra che stia bene, ha fatto tre giorni di scarico attivo. Pare sia stato più un crampo che un problema fisico. L’ho visto crescere velocemente, mi aspettavo un giocatore forte ma lo è ancora di più rispetto a quello che mi aspettavo. Adesso comincia ad avere più partite ed esperienza, sta tirando fuori più convinzione e personalità. Può sorprenderci ancora in futuro perché ha dei margini. Ramsey sta meglio, l’ho visto più vivo col Lecce rispetto a Bologna. Ma c’è anche su di lui l’incognita minutaggio. Bisogna considerare se sia meglio metterlo per 30 minuti alla fine o per 60 all’inizio. Valuteremo nelle prossime ore però mi sembra che abbia preso la strada giusta”.
Dybala e Ronaldo giocano?
“In questo momento possono giocare, il problema verrà fuori tra 2-3 partite. Non penso ci sia problema di sovraccarico però nel lungo periodo il recupero di Higuain anche per spezzoni lunghi di partita è indispensabile”.