Sacchi: “Col caldo sarà importante l’organizzazione di gioco. L’Atalanta favorita”
L'ex ct racconta alla Gazzetta l'avventura dell'Italia che nel '94 ha battuto il caldo arrivando in finale: «Alla lunga l’uomo riesce a dominare la natura»

Arrigo Sacchi
La Gazzetta oggi è tornata sulle preoccupazioni per il ritorno in campo dei calciatori legate alla possibilità degli infortuni muscolari dopo tanto stop, ma anche alle temperature elevate considerando che si giocherà in piena estate. Due gli esempi che si possono recuperare, uno quello dell’Italia di Sacchi che, nel ‘94, conobbe l’afa e l’umidità della costa est degli Stati Uniti.
L’ex ct ricorda la difficoltà di recuperare tra una partita e l’altra a causa del caldo, ma anche quella di allenarsi
«Svegliavo i ragazzi alle 6 del mattino e andavamo in campo alle 7, ma la temperatura era alta»
Eppure nonostante le difficoltà quell’Italia è riuscita ad arrivare in finale
«Il mio era un gruppo coeso: i giocatori, lo staff, i medici, i massaggiatori. Tutti ragionavano seguendo lo stesso metodo. Alla lunga l’uomo riesce a dominare la natura,anche se vi assicuro che in quel caso fu piuttosto complicato…»
Tra le squadre della Serie A Sacchi vede in vantaggio l’Atalanta in questo momento
«L’organizzazione di gioco. Se in campo sai quello che devi fare, allora parti in vantaggio sull’avversario. L’Atalanta si muove in modo sincronico, corre molto,ma corre bene. Non tutti, in Italia, corrono bene. Può darsi che, in questo strano finale di stagione, le squadre più conservatrici, quelle che si concedono di meno, abbiano qualcosa di più sul piano fisico».
Un suggerimento infine per i tecnici
«Agli allenatori dico: tirate fuori dai giocatori tutto l’entusiasmo che hanno. Arriverete lontano, perché sono le doti morali a determinare il successo»