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Ponte Morandi, inaugurazione in diretta tv, come Sanremo. I parenti delle vittime insorgono

Salini-Impregilo immaginava un concerto con diretta Rai condotta da Amadeus. I familiari delle vittime: «Festa sarà quando avremo davanti agli occhi i colpevoli di questo massacro. Non nominate i nostri parenti»

Ponte Morandi, inaugurazione in diretta tv, come Sanremo. I parenti delle vittime insorgono

Il Ponte Morandi finisce di nuovo al centro delle polemiche. Stavolta per la sua inaugurazione. Un evento previsto per fine luglio, al massimo per la prima decade di agosto, scrive il Corriere della Sera, che ricostruisce l’oggetto della querelle.

Comune e Regione hanno organizzato, per l’occasione, un concerto dell’orchestra del teatro Carlo Felice a piazza De Ferrari, il 26 luglio.

Salino-Impregilo e Fincantieri, che hanno ricostruito il viadotto, ne hanno organizzato uno per il giorno successivo, 27 luglio, con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che dovrebbe eseguire la Quinta Sinfonia di Beethoven. Concerto che, però, dovrebbe andare in diretta televisiva.

Il 5 maggio scorso, durante una diretta Instagram con Fiorello, Amadeus si è lasciato scappare che condurrà la diretta Rai per l’inaugurazione. Cosa che ha scatenato l’ira dei familiari delle vittime e degli sfollati.

Si tratterebbe di un concerto targato Webuild-Fincantieri che dovrebbe essere il momento di apertura di uno speciale Rai lungo tre giorni che culminerebbe poi in una trasmissione interamente dedicata al ponte e costruita «sul modello di Sanremo».

I familiari delle vittime hanno annunciato che non saranno presenti all’inaugurazione.

Lo hanno ribadito giovedì sera, in un incontro con il sindaco commissario Marco Bucci.

Il Secolo pubblica alcuni stralci della lettera con cui Egle Possetti, presidente del comitato familiari delle vittime prende posizione sul tema:

«Festa sarà quando avremo davanti agli occhi di tutti gli italiani i colpevoli di questo massacro. Abbiamo chiesto al sindaco ufficialmente di non nominare nella cerimonia di inaugurazione i nostri cari. Il loro ricordo troverà spazio il 14 agosto ed in questa circostanza potranno avere il giusto rispetto che meritano. Non possiamo farli diventare un ninnolo alla festa, non lo meritano».

La Possetti aggiunge:

«Noi vorremmo un’inaugurazione sobria. Pensiamo sia molto emozionante il concerto in piazza dell’orchestra, pensiamo sia d’obbligo il taglio del nastro sul ponte, pensiamo sia molto forte e d’impatto il suono delle sirene del porto, pensiamo sia doveroso l’inno nazionale. Non riusciamo a capire la camminata sul nuovo ponte, ma sembra che molti cittadini la vogliano fare. Troviamo assurdo un concerto tipo Sanremo (in fase 2 Covid, inoltre) ma per festeggiare cosa? L’inaugurazione dovrebbe avere un profilo basso, un profilo rispettoso. Dall’incontro con il sindaco sono emerse delle grandi differenze sull’interpretazione di questo momento… Per alcune persone, il nuovo ponte non ha legami con il Ponte Morandi e quindi è giusto festeggiarne la nascita. Ma per noi questo nuovo ponte è il figlio del vecchio, che è morto ammazzato».

E la Rai? Fa sapere, in modo informale, scrive il quotidiano, che la bozza preliminare di palinsesto è stata discussa con tutti: Regione, Comune, struttura commissariale e aziende interessate.

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