Il comunicato: “Quel momento, in quel luogo, non può essere parte di noi. La ricostruzione non riuscirà mai a ricostruire quello che abbiamo perso. Il ponte per noi ha un significato ben preciso che ci strazia il cuore”

I parenti delle vittime del Ponte Morandi non saranno presenti all’inaugurazione del nuovo viadotto. Lo hanno annunciato con un comunicato. E’ scritto a chiare lettere, nero su bianco.
“Saremo onorati che nella cerimonia siano nominate le nostre vittime, che meritano un posto in prima fila, ma come Comitato non parteciperemo alla cerimonia di inaugurazione. Quel momento, in quel luogo, non può essere parte di noi“.
I parenti delle 43 vittime ringraziano il presidente Mattarella, con il cui intervento “l’inaugurazione ha acquisito connotazioni di sobrietà, soprattutto in rispetto di coloro che da quel ponte non sono più tornati”.
E continuano:
“E’ stato molto difficile assistere in questi mesi alle molte cerimonie e come abbiamo sempre sostenuto, per l’origine ‘indegna’ che ha avuto questa costruzione, il nostro cuore e quello di molti cittadini ha sempre sperato in un’inaugurazione sobria, infatti da sempre pensiamo che i motivi di festeggiamento dovrebbero essere altri. Ci siamo mossi con forza quando abbiamo capito che l’evento di inaugurazione avrebbe potuto diventare un evento mediatico di gran festa. Non ci siamo opposti a concerti di musica classica, ma francamente ad un certo punto si era generata una tale confusione nell’informazione che per tutti penso sia stato difficile dipanare la matassa”.
E concludono:
“Per noi purtroppo la ricostruzione del ponte, che dovrebbe unire nuovamente la città, non riuscirà mai a ricostruire quello che abbiamo perso, il lavoro che è stato fatto è molto, le persone che hanno operato nella ricostruzione meritano il nostro rispetto, ma questo ponte per noi ha un significato ben preciso che ci strazia il cuore“.