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La Serie A non sarà mai come la Premier, non può decidere per se stessa

Domani la Figc deciderà del format per la Serie A e la Gazzetta sottolinea che in Inghilterra per la Premier decidono soltanto i club di Premier

La Gazzetta dello Sport mette a confronto la Serie A con la Premier, ma non lo fa dal punto di vista calcistico o dei guadagni, confronto impossibile, ma dal punto di vista giurisdizionale. Domani ci sarà infatti il Consiglio Federale della Figc per decidere quale sarà il piano B in caso di nuovo stop del campionato, un’eventualità per cui la Lega, con 16 voti, ha stabilito di non adottare alcun algoritmo, ma non assegnare lo scudetto e non procedere alle retrocessioni. Ma la verità, e qui c’è la grande differenza con la Premier, è che la Lega non ha alcun potere di decidere sul format del suo campionato, infatti solo la Federazione ha questo potere. Mentre in Premier

Qualsiasi decisione ha origine nell’assemblea stessa delle società: con 14 voti sui 20 complessivi, ogni delibera diventa immediatamente effettiva.

Questo meccanismo, precisa la Gazzetta, non funziona solo per le decisioni, ma anche e soprattutto per gli aspetti economici

La Premier spartisce gli introiti esclusivamente tra le società della massima serie, senza l’obbligo di condividere i ricavi con le divisioni minori. I numeri della Serie A stimano invece in 135 milioni di euro di mutualità la somma destinata alle serie minori e, in minima parte, alla federazione. E sempre tra i compiti federali c’è la «determinazione dei criteri di ripartizione delle risorse attribuite alla FIGC e la tutela del principio di solidarietà finanziaria tra calcio professionistico e dilettantistico».

Domani invece la Serie A potrà contare su soli tre rappresentati su 21 Consiglieri per cercare di far passare la propria mozione che non piace al presidente Gravina.

 

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