A Eleven Sports: «Abbiamo chiesto di poter rientrare nell’ambito del mondo dello spettacolo che prevede il pubblico. Non vogliamo accelerare, ci sono altre priorità ora, chiudere il campionato»
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha rilasciato un’intervista a Eleven Sports.
«Godiamoci la ripartenza, sapendo che dobbiamo ancora limare qualche piccola restrizione imposta dal Cts. Ci sono ancora dei rischi, dobbiamo governarli in maniera corretta. Domani il calcio in Italia riparte in linea con quello che è avvenuto a livello europeo, è motivo di grande soddisfazione. Abbiamo evitato l’onda delle offese e dell’esclusione dal campo internazionale. Conseguire questo obiettivo non è stato facile, le condizioni oggettive non hanno dato massima serenità. Abbiamo vissuto momenti complicati e di tensione».
Sulla quarantena nel caso di nuovo positivo e la sua possibile eliminazione:
«La curva epidemiologica ci lascia ben sperare, non lo dico solo per il calcio. Se dovesse continuare questo trend chiederemo al Comitato Tecnico Scientifico di allentare alcune restrizioni, eliminando la quarantena. Soprattutto se si vuole aprire anche a sport amatoriali, è qualcosa di eccessivo».
Sulla riapertura degli stadi.
«Abbiamo chiesto di poter rientrare nell’ambito del mondo dello spettacolo che prevede il pubblico. Ipotizzare un numero di persone con la massima garanzia in uno stadio da 60 mila persone non è possibile ora. Non vogliamo accelerare su questo tema, ci sono altre priorità ora. Dobbiamo far sì che si possa chiudere il campionato e contemporaneamente, se il virus ce lo permetterà, avere la possibilità di far partecipare i nostri spettatori. Sono i tifosi che promuovono l’effetto dell’entusiasmo».