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Dal 13 giugno i presidenti torneranno a litigare per le cose serie: rigori e fuori gioco

Il Giornale sottolinea come in questo periodo i signori della Serie A si siano accapigliati con Sky per i diritti e con i calciatori per gli stipendi, ma tutto questo sta per finire

Dal 13 giugno i presidenti torneranno a litigare per le cose serie: rigori e fuori gioco

Il Giornale oggi pone l’accento sull’atteggiamento discordante dei presidenti dei club di Serie A, intransigenti quando si tratta di riscuotere i soldi da Sky, ma quando devono trattare per gli stipendi con i calciatori?

Inflessibili, i patron del pallone, non hanno accettato condizioni dalla Tv (da cui pure dipendono gran parte delle loro risorse), perché il lockdown non è stato certamente voluto dai club. Peccato che le stesse considerazioni i presidenti non le abbiano adottate quando si è trattato di convocare immediatamente i calciatori per chiedere loro un taglio degli stipendi, sacrificio inevitabile di fronte ai danni causati dalla pandemia

Ma manca poco, non appena il pallone ritornerà a rotolare sul tappeto verde queste beghe saranno messe da parte e si ricomincerà a litigare per quello che davvero conta:

rigori e fuori gioco.

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