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Corsera: Siamo ancora a un arbitraggio basato sull’IO

La giornata di campionato ha dimostrato quanti errori ci sono sull’assegnazione dei rigori, mentre il Var permetterebbe il NOI migliorando la regolarità dei risultati

Corsera: Siamo ancora a un arbitraggio basato sull’IO

L’ultima giornata di campionato ha dimostrato ancora una volta quanto l’assegnazione dei rigori sia un problema del nostro campionato. Giudicare i falli di mano in area doveva essere più semplice con l’avvento del Var e invece come riporta Il Corriere della Sera, non sempre gli arbitri gli lasciano spazio

Un risultato certo è la crescita dei rigori, in serie A: 128 fino alla 27°, con una media di 0,47 per gara. L’incremento del 30% rispetto alla passata stagione è dovuta, in gran parte, alla cattiva lettura dei falli in area. In questa giornata il primo rigore concesso al Genoa è inesistente e facile da vedere, il rigore di Caceido, in Lazio-Fiorentina è difficile da leggere alle spalle dei due giocatori, ma facile per il Var e per tutti i telespettatori. Ovviamente se Fabbri insiste sulla sua decisione, il Var non può imporgli la rivisitazione. Mariani a Cagliari concede un rigore contro il Torino per un colpo di spalla in area ma poi, su sollecitazione del Var rivede l’azione e cancella il penalty, ovviamente. Siamo ancora a un arbitraggio basato sull’IO, mentre l’arbitro di sostegno (Var) permetterebbe il NOI migliorando la regolarità di risultati e campionati

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