ilNapolista

Con l’algoritmo nel 2017/18 il Napoli avrebbe vinto lo scudetto “perso in albergo”

Repubblica ha simulato l’utilizzo del “piano C” federale negli ultimi 15 campionati: la classifica sarebbe rimasta invariata una sola volta

Con l’algoritmo nel 2017/18 il Napoli avrebbe vinto lo scudetto “perso in albergo”
Photo Matteo Ciambelli

Più dei simboli più o meno comprensibili della formula, contano i risultati. E quelli del famigerato algoritmo di cui tutti parlano, il famoso “piano C” della Serie A, dicono che se lo avessero adottato negli ultimi 15 anni la storia del campionato sarebbe stata un po’ diversa. Il Napoli, per esempio, avrebbe vinto lo scudetto nel 2017/18. In questa dimensione statistica parallela il gol al 90′ di Koulibaly sarebbe stato decisivo, e gli azzurri non avrebbero perso il titolo “in albergo” a Firenze: l’avrebbero vinto in algebra.

Repubblica ha fatto i conti, simulando l’applicazione dell’algoritmo che verrebbe utilizzato solo in caso di nuovo stop della competizione, successivo al 10 luglio (prima scatterebbero i play-off). Adattando i vari Pr e Pt agli ultimi 15 campionati a 20 squadre, ipotizzando uno stop alla ventiseiesima giornata.

“In un solo caso la classifica finale effettiva coinciderebbe con quella dell’algoritmo federale: nel 2014-15. In tutti le altre stagioni ci sono uno o più esiti diversi da quelli che sarebbero stati definiti a tavolino”. “In due occasioni l’algoritmo avrebbe addirittura ribaltato il primo posto: nel 2017-18 e nel 2011-12 la proiezione lo avrebbe attribuito al Napoli e al Milan e non alla Juventus, che poi vinse il campionato”.

Le differenze macroscopiche escono fuori confrontando le due versioni di classifica, anno per anno. “Per ben 11 volte, col metodo stabilito a tavolino, sarebbero retrocesse squadre che invece si sono salvate sul campo”.

ilnapolista © riproduzione riservata