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Blatter in versione Robin Hood: «Infantino vuole trasformare il calcio in una macchina da soldi»

L’ex presidente della Fifa accusa il suo successore di aver lavorato allo scandalo Fifa con alcuni magistrati svizzeri. «Gli Usa mi fecero fuori»

È tornato Joseph Blatter ex presidente della Fifa. Oggi ha 84 anni e ha rilasciato alcune dichiarazioni all’agenzia di stampa svizzera Keystone-SDA. Ha attaccato il suo successore Infantino e ha detto che cinque anni fa furono gli Stati Uniti a volere la sua testa. «Sono andato via e all’improvviso per la magistratura statunitense la Fifa non era più un’organizzazione mafiosa ma una vittima».

La Faz ricorda che in quei giorni ci furono a Zurigo arresti di alti funzionari della Fifa. Blatter ha sempre ripetuto di non essersi mai dimesso. Non gli è più stato consentito di candidarsi.

Del suo successore Gianni Infantino ha detto: «È un megalomane. Nella sua arroganza non parla più con i presidenti delle associazioni, ma solo con i capi di stato. È preso solo da sé, vuole fare del calcio una grande macchina da soldi».

Blatter ha sempre sostenuto che Infantino sia stato uno dei principali beneficiari dello scandalo della Fifa grazie ai suoi contatti con la magistratura svizzera. 

La Faz ricorda che in Svizzera tre incontri segreti tra Infantino e l’avvocato federale Michael Lauber – nel 2016 e nel 2017 – avevano causato scandalo negli ultimi mesi. Lauber, in odore di impeachment – nega le accuse.

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