Il tecnico del Manchester United: sei abituato al contatto con i ragazzi. Ora la mia preoccupazione è questa: come ricostruire di nuovo l’ambiente”
Una volta stilati tutti i protocolli, col via libera del governo e della federazione, con i club tutti d’accordo sul format della ripresa, alla fine toccherà a loro: i calciatori. E “i calciatori non si possono costringere a giocare se non se la sentono”. Lo dice Ole Gunnar Solskjær a Sky Sports News, che aggiunge: “Se un mio giocatore non si sente mentalmente pronto a scendere in campo non lo posso forzare”.
Il tecnico del Manchester United, scrive il Guardian, sa che le paure per il contagio possono minare la concentrazione della squadra. “I miei giocatori non hanno sollevato troppe preoccupazioni, ma ovviamente ci fidiamo degli esperti, dei medici”.
Sulla proposta di una ripresa in campo neutro Solskjær dice che “il calcio ha sempre riguardato i tifosi, l’ambiente in cui giochiamo e l’atmosfera. Ma questi sono tempi strani. Sei abituato al contatto con i ragazzi, stringi le mani, li abbracci. Ora tutto questo non c’è più. Questa è la mia principale preoccupazione: come ricostruire di nuovo quell’ambiente”.