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OpenEconomics: la crisi del calcio sarà profonda e durerà cinque anni

Lo riporta Il Messaggero: dovrà trovare una nuova sostenibilità. il valore dei calciatori calerà e anche i loro stipendi che oggi incidono sul 70% dei ricavi.

OpenEconomics: la crisi del calcio sarà profonda e durerà cinque anni
during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus. Hermann

Il Messaggero riporta uno studio di OpenEconomics sul calcio.

Per la Serie A, questa la proiezione: un campionato a porte chiuse il valore della produzione si fermerà a 3,36 miliardi (-177,7 milioni di euro), in caso contrario la perdita salirà a 313,1 milioni. La ripresa non sarà come prima del virus, ma per tanti costituirebbe almeno una boccata di ossigeno. Le perdite ci sarebbero comunque ma sarebbero ridotte almeno del 30/40 per cento, considerando che diminuiranno tutte le entrate.

Sempre secondo OpenEconomics, solo tra cinque anni (2025) si tornerà agli stessi livelli produttivi pre Covid-19, ma nel frattempo ci sarà stata una crisi profonda e una rivisitazione del calcio e della sua concezione economica totalmente rivoluzionaria. Su tutti, il dato che cambierà è la valutazione del calciatori e i loro conseguenti stipendi. A fronte di enormi perdite, il modo per uscirne è, appunto la contrazione dei costi. Quello principale per un club sono gli stipendi dei giocatori, che incidono mediamente intorno al 70% dei ricavi. Una contrazione media del valore dei salari che sarebbe circa del 14% se si tornasse a giocare.

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