Bellissima intervista alla Gazzetta nel decennale del triplete. Quella volta che nello spogliatoio disse: “Avete vinto solo scudetti di merda”. «Poi capii le cose e mi scusai»
Bellissima intervista della Gazzetta a Mourinho per il decennale del triplete. Riportiamo tre risposte. Una riguarda Barcellona-Inter, Mou rivela quel che disse a Guardiola nell’orecchio.
«Quando Busquets cadde quasi tramortito io ero in diagonale fra la nostra panchina, la loro e il punto dove Thiag Motta venne espulso. Con la coda dell’occhio vedo la panchina del Barcellona che festeggia come se avessero già vinto, Guardiola che chiama Ibra per parlare di tattica: tattica in 11 contro 10… Gli dissi solo: “Non fare festa, questa partita non è finita”».
Ricorda quando Ibra comunicò che sarebbe andato via.
Nello spogliatoio disse: “Vado, devo vincere la Champions”. I miei assistenti italiani erano morti – “Senza di lui sarà impossibile vincere” – i compagni non volevano perderlo. Ero preoccupato anche io, ma mi uscì così: “Magari tu vai e la vinciamo noi”. Ero stato un po’ pazzo, ma nello spogliatoio cambiò l’atmosfera. Poi dissi a Branca: “Se lui vuole andare a Barcellona, cerchiamo di prendere Eto’o”. Lui e Milito tatticamente potevano dare una diversità alla squadra».
E infine quella volta in cui fu duro con i suoi.
«Dopo la sconfitta di Bergamo (3-1, gennaio 2009). Fui molto violento con i giocatori, solo dopo avergli detto che avevano vinto scudetti di merda e basta capii che li avevo feriti, perché solo dopo capii le cose che erano successe prima. E mi scusai».