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“Mertens sarà un allenatore, come De Bruyne”. Firmato: il ct del Belgio

Sul Times Roberto Martínez lancia la “golden generation” alla guida tecnica e parla dei suoi sistemi di analisi tattica con software all’avanguardia

“Mertens sarà un allenatore, come De Bruyne”. Firmato: il ct del Belgio

De Bruyne, Witsel, Mignolet. E Mertens. Sono giocatori-allenatori. L’esempio più spinto di come la costruzione, la progettualità, siano alla base di un sistema che sforna talenti in quantità industriale, come il calcio belga.

Roberto Martínez, ct della nazionale fino al 2022 e direttore tecnico a tempo indeterminato, ha avviato assieme alla Royal Belgian FA, un programma per condurre la “Golden Generation” dal terzo posto ai Mondiali del 2018, al futuro in panchina. Fin da ora. Lo racconta il Times.

“Alcuni giocatori con carriere incredibili lasciano il Belgio molto presto e iniziano a vedere il gioco in maniera diversa”, ha detto Martínez. “Kevin lo guarda come un allenatore. Anche altri giocatori hanno sviluppato questa attitudine. Abbiamo già 22 giocatori che partecipano al corso da allenatore. Stiamo preparando il futuro del calcio belga, sono convinto che almeno il 50% di questi ragazzi alleneranno. Vincent Kompany ha preso il patentino in Inghilterra. Vedo Dries Mertens, Kevin De Bruyne, Axel Witsel e Simon Mignolet, diventeranno allenatori, grazie al loro know-how e alle loro esperienze

De Bruyne gioca del Manchester City, ha solo 28 anni. Ma il Belgio è il Paese dei balocchi per chi ammira il talento. Non è un caso. Martínez riveste un doppio ruolo e lo fa all’avanguardia. Ha sviluppato una serie di progetti, tra cui l’introduzione diffusa di un nuovo sistema software per l’analisi delle partite da una prospettiva tattica più ampia. “Ora ogni club deve avere tre analisti video e anche i club dilettanti devono mandare da noi una persona per essere formata come analista”. Martínez sta inoltre promuovendo un nuovo schema di sviluppo dei giocatori “ad alte prestazioni”, accelerato.

I giocatori che “crea” il Belgio devono avere alcuni tratti comuni: “Vogliamo giocatori che siano tatticamente flessibili, giocatori tecnici che possano mettersi in gioco, che possano lavorare sodo l’uno per l’altro, che siano molto coraggiosi”. “Coraggioso” è un’ottima parola per descrivere un giocatore belga – scrive il Times – hanno voglia di uscire dalla comfort zone”.

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