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Il pm di Bergamo scagiona Fontana: “La zona rossa di Alzano era compito del Governo”

Sul Corriere della Sera. Il governatore è stato ascoltato dai giudici (e contestato all’esterno della Procura) ed ha escluso di aver ricevuto pressioni dal mondo industriale. Ora potrebbero essere sentiti Conte e i suoi ministri

Il pm di Bergamo scagiona Fontana: “La zona rossa di Alzano era compito del Governo”

Ieri il governatore della Regione Lombardia è stato ascoltato dai pubblici ministeri di Bergamo sulla mancata dichiarazione di zona rossa a Nembro e Alzano. La mancata chiusura della zona favorì, tra fine febbraio e inizio marzo, l’esplosione dei contagi nella bergamasca.

Due ore di audizione in cui il governatore ha escluso, riferisce il Corriere della Sera, di aver ricevuto pressioni dal mondo industriale. E ribadito che la decisione di decretare la zona rossa spettava al governo.

In serata, lo ha confermato il procuratore aggiunto Maria Cristina Rota. Fuori dal Palazzo di Giustizia ha detto:

«Da quel che ci risulta è una decisione del governo».

Secondo le indiscrezioni, continua il quotidiano, adesso potrebbero essere convocati i ministri del governo Conte o anche lo stesso presidente del Consiglio.

“Se si dovessero profilare reati, però, le dichiarazioni e gli atti acquisiti finora a Bergamo dovrebbero essere trasmessi alla Procura di Roma, dove la decisione sulla chiusura di Nembro e Alzano non fu presa”.

Fuori dal palazzo di Giustizia la contestazione contro Fontana è stata pesante, con slogan contro di lui e contro gli esponenti di Confindustria.

“Per garantire l’uscita di Fontana e della sua scorta dalla Procura, la Questura ha schierato un cordone di polizia, chiudendo la strada e bloccando un paio di manifestanti che si stavano avvicinando alle auto”.

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