De Luca viaggia su percentuali bulgare, de Magistris va da lui per conservare il posto

L'analisi del Corriere della Sera. La giunta del sindaco si regge su equilibri fragili e il futuro è incerto. Il sostegno degli uomini di De Luca gli è indispensabile

de luca de magistris

La pandemia ha avuto il merito di mettere d’accordo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Un’iniziativa partita dal sindaco, scrive Fulvio Bufi sul Corriere della Sera, per mantenere ben saldo il suo posto. Preoccupato dei rapporti di forza all’interno della sua Giunta, si è recato a Palazzo Santa Lucia per fare un patto con il presidente De Luca.

Al ritorno, aveva in tasca

la consapevolezza di poter resistere ancora al suo posto, e forse anche fino alla fine della consiliatura. A prezzo, però, di un’intesa difficile da fare ingoiare a suoi alleati che da giovani facevano gli antagonisti, e che in fondo sono gli unici a essergli rimasti sempre accanto, seppure in cambio di un assessorato e di qualche altro incarico”.

L’emergenza Covid, scrive il quotidiano, ha messo in luce il diverso peso tra i due.

il De Luca del lanciafiamme, delle dirette show via social e delle cinquanta ordinanze ormai non lo prende più nessuno. Viaggia verso una riconferma da molti prevista con percentuali bulgare, e non ha alcun interesse all’apertura di una crisi a Palazzo San Giacomo che porterebbe a un raddoppio elettorale, con il voto comunale napoletano a fare ombra a quello regionale. E a de Magistris tocca accontentarsi. La sua giunta si regge su equilibri fragili, il futuro è incerto (un’alleanza con l’ala 5 Stelle che fa riferimento al presidente della Camera Fico è possibile ma non ancora concreta) e il sostegno degli uomini di De Luca che siedono in Consiglio comunale gli è indispensabile”.

Il sindaco ci ha provato, a guadagnare visibilità “da tradurre poi in peso politico”, durante l’emergenza, ma De Luca

“ormai aveva già occupato tutti gli spazi”, e a de Magistris non è rimasto altro che inseguirlo per due mesi, senza peraltro riuscire a stabilire un contatto”.

Lunedì, ospite della trasmissione Un giorno da pecora, il sindaco è stato stuzzicato sui suoi rapporti con il governatore e lui ha preso la palla al balzo, dicendo che l’avrebbe chiamato l’indomani. E così ha fatto.

“A quel punto all’altro è toccato rispondergli e concordare un incontro. In cui, come da comunicato ufficiale, si è parlato (anche) di emergenza Covid e di fase 2, e della necessità di iniziative comuni per consolidare l’immagine positiva di Napoli e della Campania. Meno male”.

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