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Aulas (Lione): «Il calcio francese ci ripensi, ci stiamo impiccando»

Intervista all’Equipe: «Precipitosa e sbagliata la decisione di fermare il campionato, nessuno ci ha consultati. Aspettiamo di vedere cosa fanno gli altri»

Aulas (Lione): «Il calcio francese ci ripensi, ci stiamo impiccando»

Il presidente del Lione Jean-Michel Aulas ha rilasciato una lunga intervista a L’Equipe, intervista in cui definisce un errore la decisione di fermare il campionato francese. Ed è convinto che si possa tornare sui propri passi.

Aulas contesta le accuse che si muovono al calcio.  «Non è vero che pensiamo soltanto ai soldi».

«In questi giorni ho consultato uomini politici, di calcio e di diritto. C’è stato innanzitutto un errore politico. Perché precipitarsi a dire che è difficile giocare prima di agosto? Non sappiamo quale saranno le decisioni delle altre leghe europee. La France dello sport è come la Francia delle imprese, dell’industria, è in competizione. Non dobbiamo essere precipitosi in politica se non abbiamo la certezza che gli altri si comporteranno allo stesso modo».

«C’è stato in secondo luogo un errore democratico. Avrebbero dovuto consultare tutti i club attraverso un’assemblea generale. La Lega ha creduto di dover fermare il campionato quando invece avremmo potuto aspettare quindici giorni, tre settimane, fino all’inizio di giugno per sapere se gli allenamenti individuali e collettivi potevano riprendere. L’Uefa ci aveva offerto l’assist dei play-off. È stata presa una decisione ingiusta e sbagliata dal punto di vista giuridico».

«C’è stato un errore di forma. Nel basket, nel rugby, i club sono stati consultati. Fermandoci abbiamo perso dai 235 ai 280 milioni di euro di diritti tv. E vale a poco l’argomento del prestito dello Stato di 235 milioni. Non c’entra nulla con i diritti tv o con gli sponsor, serve solo a far sopravvivere chi naviga in cattive acque».

«È vero che i play-off sono una formula che privilegiano il Lione (attualmente fuori dalle coppe europee del prossimo anno, ndr), ma non mi baso su questo. Io sono contrario allo stop perché costerà caro a tutti, compresa la Lega. Philippe Doucet (giornalista di Canal +) aveva giudicato positivamente il progetto play-off, non so se la Lega lo abbia studiato. Tutto poteva essere discusso. Guardate cosa sta succedendo in Italia, Germania o Spagna con la ripresa degli allenamenti individuali. Abbiamo accelerato troppo e questo ci pone in una situazione insostenibile.

«Chiedo che queste decisioni vengano rimesse all’Assemblea generale questo lunedì o il 23 maggio. Spero che si possa rimettere in discussione la decisione, bisogna farlo. Lancio un appello alla ragionevolezza e a una concertazione con la Uefa».

Intanto l’Amiens ha lanciato una petizione contro la retrocessione. Il campionato è stato dichiarato chiuso e loro sono al 19esimo posto.

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