Il vice ministro della Salute a Radio Kiss Kiss: “Il protocollo per gli allenamenti è stato stilato in maniera appropriata, ma aspetterei ancora per valutare l’andamento dell’epidemia”
Il vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, è intervenuto in diretta ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Il numero di contagi nel Paese sta diminuendo progressivamente, ha detto, e soprattutto si sta alleggerendo la pressione sulle terapie intensive. L’opera di contenimento del virus sta sortendo l’effetto desiderato anche se il numero di decessi cala più lentamente.
“Stiamo pensando alla fase 2 che deve essere fatta in modo intelligente. Bisognerà sempre mantenere la distanza sociale e bisognerà indossare la mascherina. Lo sport individuale si potrà fare anche a livello amatoriale e non più di 40 minuti”.
In base ai focolai delle prossime settimane si lavorerà per il ritorno alla normalità.
“Il 4 maggio è la data di apertura prevista, ma abbiamo bisogno di altre condizioni, come la distanza sociale e le mascherine”.
Sul calcio professionistico:
“Serve una posizione scientifica e gli stadi non si potranno aprire. Far ripartire il calcio a porte chiuse è verosimile ma da medico ci vedrei comunque qualche problema. I giocatori verrebbero in contatto tra loro. Il Comitato tecnico scientifico e tutte le autorità mediche che ruotano intorno al calcio stanno pensando ad una soluzione. I primi sport che potrebbero riaprire sono il golf, la Formula Uno ed il nuoto”.
Sulla ripresa degli allenamenti:
“Il protocollo è stato stilato in maniera appropriata, ma aspetterei ancora per valutare l’andamento dell’epidemia. Il numero di tamponi potrebbe essere superiore rispetto ai 1400 previsti”.
Sull’ipotesi di giocare la Serie A al Sud:
“Se si fa una partita a porte chiuse è indifferente il luogo in cui si disputa. Il problema dello stadio è relativo solo alla presenza dei tifosi, a porte chiuse non ci sono rischi, dove la giochi la giochi è uguale”.