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Sconcerti: «Il taglio stipendi della Juventus non è un grande esempio»

«La Juventus ha solo trasferito su un altro bilancio i soldi da versare ai giocatori. Non 90 milioni di risparmio ma al massimo 35 oppure 23»

Sconcerti: «Il taglio stipendi della Juventus non è un grande esempio»

Queste le parole di Mario Sconcerti a calciomercato.com sul taglio stipendi della Juventus.

Sull’accordo tra la Juventus e i suoi giocatori ho molti pensieri di ritorno. Partiamo dal comunicato. Si dice che la società non pagherà le mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno e che i giocatori si sono detti d’accordo. Salvo poi scoprire poche righe dopo che le specificazioni all’accordo saranno rimandate a trattative personali. Si deve ancora trattare cioè la quantità degli stipendi da restituire. Proprio così: restituire. La Juve infatti non ha tagliato 90 milioni di stipendi, ha spostato la spesa su un altro bilancio. Gli accordi personali annunciati prevedono la restituzione di due mensilità e mezzo, probabilmente tre, nella prossima stagione. Nel migliore dei casi, dopo la restituzione la Juve avrà risparmiato non 90 ma 35 milioni; nel peggiore, 23,4. Questo porta i giocatori ad avere offerto non un terzo del loro compenso annuale ma in media circa un milione a testa. Grazie comunque ma non un grande esempio.

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