Sul CorSport. I club hanno deciso: emettono fattura e poi ingiunzioni di pagamento. È la risposta alle richieste di sconto dei broadcast
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La Serie A ha deciso la linea da seguire con Sky e Dazn. Lo scrive il Corriere dello Sport.
“Se le televisioni non rispetteranno la scadenza dell’ultima rata per i diritti tv, scatteranno le ingiunzioni di pagamento”.
Lunedì, poco prima dell’Assemblea di Lega, Sky aveva inviato a via Rosellini una lettera in cui chiedeva uno sconto. Cosa che aveva scatenato l’ira dei club che intendono vedere rispettati i contratti in essere. Giovedì, poi, anche Dazn e Img hanno formalizzato la loro richiesta di dilazione. La Serie A, ieri, ha discusso del tema e ha deciso in maniera unanime la strada da percorrere.
“La decisione è stata quella di procedere con l’emissione delle fatture, in modo da passare immediatamente alle vie legali, qualora nei primi giorni di maggio non arrivassero i bonifici previsti”.
I club non hanno intenzione di trattare.
Il quotidiano sportivo riepiloga le richieste delle emittenti. Sky ha proposto un taglio tra i 120 e i 140 milioni di euro in caso di ripresa del campionato e di 255 in caso di stop. Dazn ha chiesto la sospensione temporanea del pagamento della rata prevista a maggio e il rinvio della discussione su altri sconti secondo come si svilupperà l’emergenza. Img ha chiesto invece il rinvio del pagamento dell’ultima rata del 1° luglio se il campionato ricominciasse all’inizio di giugno e si riuscisse a portarlo a termine. Inoltre, se il prossimo torneo ricomincerà ad agosto, Img specifica i termini per i pagamenti: 5 rate bimestrali, di cui l’ultima doppia a maggio 2021. Qualora il campionato non riprenda, Img chiederà una riduzione “pro rata del corrispettivo in un ammontare da discutere in buona fede tra Img e la Lega”. E specifica che
“quanto precede non pregiudica nuovamente tutti i nostri diritti ed i rimedi in base al contratto ed alla legge, né ogni restante previsione dei nostri accordi”.
Ma da questo orecchio, scrive il Corriere dello Sport, “la Serie A proprio non intende sentire”.