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Il Messaggero: “Nella migliore delle ipotesi, Serie A non prima del 10 giugno”

Entro lunedì Spadafora comunicherà la data della ripresa ufficiale del calcio. Si partirà con allenamenti individuali tra il 4 e il 18 maggio.

Il Messaggero: “Nella migliore delle ipotesi, Serie A non prima del 10 giugno”

Il Governo non ha ancora preso una decisione sulla ripresa del calcio. Il Ministro Spadafora ieri ha infatti rimandato al decisione dopo il confronto con il Ministro della Salute e dopo aver avuto la possibilità  di leggere anche il protocollo che gli invierà domani il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ciò che è sicuro, ricorda oggi il Messaggero, è che per adesso non si gioca, il via libera verrà dato solo agli allenamenti individuali per questa prima fase che potrebbe cominciare il 4, l’11 o il 18 maggio. C’è tanta incertezza, ma per ora va bene così, ciò che conta è la data del 2 agosto, termine massimo che la Uefa ha stabilito per avere i nomi delle squadre che parteciperanno alle prossime competizioni europee.

In attesa la Figc per cui non importano le date, ma che si giochi, contraria invece l’Oms convinti che gli eventi sportivi rappresentino per loro natura un assembramento e di fatto amplificano i rischi.

Entro lunedì dunque Spadafora renderà nota la decisione del Governo e i club si stanno già preparando addirittura alla fase tre, considerando che dal momento in avranno il via a giocare, nella migliore delle ipotesi si tratterà del 10 giugno, il calendario sarà serrato e prevederà molti turni infrasettimanali anche per garantire la visibilità ai broadcaster televisivi.

Permangono molti dubbi però per le società che vorrebbero delle garanzie dal Governo, come quella su come comportarsi in caso di nuovi lockdown regionali o riguardo a possibili nuovi positivi.

Si parla di considerarlo alla stregua di un infortunato, ma su chi ricade la responsabilità in caso di contagio?

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