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Gazzetta: il calcio si riunisce mercoledì per decidere le date per ripartire (con Spadafora)

Un incontro in videoconferenza convocato da Spadafora. Ci saranno Gravina, i presidenti delle Leghe, dei calciatori, allenatori e arbitri e una delegazione della commissione medica. Il ministro vuole una condivisione di intenti

Gazzetta: il calcio si riunisce mercoledì per decidere le date per ripartire (con Spadafora)

Mercoledì il mondo del calcio si riunirà in videoconferenza. Lo scrive la Gazzetta dello Sport. Una riunione indetta dal ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora e a cui parteciperanno il presidente della Figc Gabriele Gravina, i presidenti di Lega A, B, C e Lnd, e quelli delle associazioni di calciatori, allenatori, e arbitri. E poi una delegazione della commissione medica Figc guidata dal professor Paolo Zeppilli e gli scienziati che hanno partecipato alla stesura del Procotollo inviato ieri al Governo.

Il documento non contiene l’indicazione della data di ripresa degli allenamenti, su cui decide il Governo.

“Il protocollo, infatti, non parla di 4 maggio. Dice il primo giorno si fa questo, il secondo quest’altro, dopo sette giorni quest’altro ancora. È chiaro che in quella sede si dovrà trarre un’indicazione definitiva. Anche perché a quel punto l’orientamento del governo sul complesso delle ripartenze nei vari settori sarà presumibilmente definito. Il calcio ci arriverà poco tempo dopo il direttivo dell’Assocalciatori (lunedì) e l’assemblea della Lega A (martedì) con la ripresa degli allenamenti nell’ordine del giorno (ma fra i club si parlerà soprattutto di diritti tv)”.

Nel Protocollo si parla solo della Fase 2, cioè di come affrontare gli allenamenti, non della Fase 3, le partite. Ma la rosea scrive che una prima discussione sulla tabella di marcia possibile, mercoledì sarà affrontata. Per una ripresa che, comunque, avverrebbe a porte chiuse.

Scrive ancora la Gazzetta:

“È possibile che il super vertice convocato da Spadafora abbia anche un’altra motivazione. Organizzare la discussione dentro e fuori il mondo del calcio per evitare qualche dichiarazione-fuga in ordine sparso in un quadro già sotto scacco della tragica emergenza coronavirus. Un approccio condiviso che vincoli tutti alle indicazioni prese senza cominciare lo stillicidio delle prese di posizione individuali di scienziati, presidenti o dirigenti”.

 

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