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“Daniloooovic come in autostrada libera”, Franco Lauro sei stato un’icona per il popolo del basket

Hai raccontato il nostro amato sport in un paese calciocentrico. Le tue telecronache forse vintage, l’intervista a Enzino Esposito nella finale scudetto

“Daniloooovic come in autostrada libera”, Franco Lauro sei stato un’icona per il popolo del basket

Ciao Franco quanti anni avrò avuto? Dieci, undici? Di quegli spezzoni che la Rai ci regalava di basket tu ne eri la voce. Particolare sì, sempre ansiosa, in affanno a seguire le azioni, a raccontare ad un Paese calciocentrico la tua missione, la nostra emozione. Il famoso “alto-basso” o il ci “vorrebbe una tripla” anche se siamo sempre in apnea. Telecronache puntellanti e per certi aspetti vintage con quel tocco di anima tifosa che usciva fuori, come nella finale vinta con la Spagna. Myeeeers urlato o “dai Andrea” e Meneghin con il Baso a darci la medaglia.

Franco Lauro è stato un’icona per una generazione a cavallo degli anni zero ed anche colui che ebbe il coraggio di intervistare Enzino Esposito a bordocampo infortunato durante la storica finale scudetto tra Philips Milano e Phonola Caserta, portandoci la garra casertana sugli schermi, e la voce di quel ragazzino divenuto poi un fenomeno. Quanti eventi marchiati Lauro, per noi popolo a spicchi prima delle pay-tv, per quella generazione che ha visto la pallacanestro come avanguardia e possibilità di fuga dalla normalità.

Ciao Franco, sei andato via a gioco fermo, durante un time-out lungo due mesi, ora che avevi una nuova immagine quella da raccordo nei collegamenti dagli stadi nelle partite di Coppa Italia, cosi diverso dai consueti ritmi a cui ci abitua il pallone ma con quel timbro di voce che avremmo riconosciuto ad occhi chiusi, noi che “Daniloooovic come in autostrada libera” Oh dai Franco, scherzi? Ci lasci un ricordo grande come la consapevolezza che hai segnato una generazione sognante, sui ferri e sulle retine. Addio Franco ora potrai capire e toccare la “linea dei sogni” e dividerla finalmente da quella “della carità”.

Buon Viaggio.

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