Intervista a Repubblica Napoli: «Meret? Probabilmente ha pagato l’inizio di stagione difficile del Napoli. Per me resta più forte di Ospina, poi ovviamente decide Gattuso»

Repubblica Napoli intervista Andrea Carnevale, ex azzurro da tempo punto di riferimento dello scouting dell’Udinese.
«Ero allo stadio Friuli l’8 marzo, c’era Udinese-Fiorentina e poi abbiamo ricevuto la notizia della positività di tre giocatori viola. Ero in tribuna. Fortunatamente la partita era già a porte chiuse».
Costretto a restare in quarantena per due settimane, racconta di aver avuto paura.
«Quelle due settimane sono state interminabili, ero preoccupato pure per la mia famiglia. Ho pensato spesso a una cosa. La partita è finita 0-0. I calciatori non si sono mai abbracciati per un gol. Forse ci sarebbero stati più casi. All’Udinese non abbiamo avuto positivi».
Sulla possibilità di tornare a giocare:
«Faccio una premessa. Sono il primo – e credo di poter parlare anche a nome dell’Udinese – a voler tornare in campo. Fosse possibile, lo farei domani mattina anche per dare gioia ai tifosi che sono in casa. Ma sono anche molto razionale. La ripresa è complicata per una serie di fattori. Cosa accadrebbe se ci fosse un nuovo giocatore positivo? Andremmo avanti come dicono in Germania oppure no? Rischiamo di complicare questo campionato e anche il prossimo».
Forse, con un mese in più, aggiunge, le valutazioni potrebbero essere diverse.
«Poi si giocherà senza pubblico ed è un’altra cosa. Se fossi ancora calciatore avrei paura ad abbracciare un compagno».
Carnevale si lascia andare anche ai ricordi di quando vestiva la maglia del Napoli. Indica, come gol più importante del periodo, quello contro la Fiorentina, il 10 maggio 1987, che regalò alla squadra il primo scudetto.
«L’esultanza fu incredibile. Mi sentivo addosso tutti i miei compagni, Maradona, Bagni, De Napoli, ma anche tutta Napoli che era pazza di gioia. Sentii tutta la città su di me…».
Racconta di sentire spesso Careca, Alemao, e anche Maradona. Dice che terrebbe Milik e parla anche di Meret.
«Probabilmente ha pagato l’inizio di stagione difficile del Napoli. Per me resta più forte di Ospina, poi ovviamente decide Gattuso».
Dell’allenatore del Napoli dice che gli piace moltissimo:
«Lo paragono al nostro Ottavio Bianchi anche se Rino è più energico. Lo conosco sin dai tempi del Pisa. È un allenatore bravo e pratico. Potrebbe creare un ciclo vincente al Napoli».