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Aic: “Sospensione e cancellazione degli stipendi sono due cose diverse”

Damiano Tommasi a Radio Punto Nuovo: “Vogliamo capire qual è l’idea della Lega. La lettera di Uefa ed Eca? Sarà il comitato scientifico a capire se si può continuare o no. Capiremo come fare in consiglio federale” 

Aic: “Sospensione e cancellazione degli stipendi sono due cose diverse”

Il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi, è intervenuto in diretta a Radio Punto Nuovo.

“Siamo stati interpellati due volte dalla Lega, non so quale sia l’oggetto da contendersi. Abbiamo cercato intesa che non escludo possa esserci nei prossimi giorni. Abbiamo parlato di norme legate all’accordo collettivo, al quale abbiamo aderito. Vogliamo capire qual è l’idea della Lega che dice soltanto di sospendere gli stipendi. In questo momento fare polemiche è fuori luogo, visto il momento. Sospensione e cancellazione sono due cose diverse, oggi non c’è nessuno stipendio da sospendere, ci sarà tempo e modo per prendere un accordo a seconda di come va il campionato”.

Sull’accordo trovato dai giocatori della Juventus:

“Ne eravamo a conoscenza, è stato un accordo che ha trovato l’intesa tra tutti i tesserati, quindi non può far altro che piacere, anche alla Lega. Accordo lineare per tutti? C’è un accordo collettivo fissato con la Lega, è ovvio che se le società ed i calciatori – a livello individuale o collettivo – giungono ad accordi, tutto fila liscio. In altre società c’è bisogno del nostro appoggio e noi ci siamo”.

Sulle altre Leghe:

“Con la LegaPro abbiamo portato avanti il tema, ancora non chiarito del tutto. Tutti gli accordi devono essere rispettati dalle parti, basta che tutti siano d’accordo, ma ognuno può organizzarsi su basi diverse. Non so chi mette voci in giro sulla nostra indisponibilità, il nostro lavoro è far sì che vengano rispettate le regole. La Premier League chiede il 30% dello stipendio, finanziando chi sta sotto e la Premier stessa. Le altre istituzioni come partecipano alla situazione? C’è un grande tema, non si capisce il destino della stagione, che cambierebbe prospettiva della stagione e del club. Nell’eventualità in cui la stagione si chiude prima, c’è una prospettiva, ma magari non si porta neppure a termine. Da parte nostra non c’è chiusura, in nessun caso”.

Sulla lettera di Uefa ed Eca:

“Sarà il comitato scientifico a capire se si può continuare o no. In consiglio federale capiremo eventualmente come fare, ma solo se verrà dichiara la possibilità da chi ha la responsabilità, oggi, per la salute”.

Sulla LegaPro:

“Abbiamo aperto un conto corrente a supporto ogni singola organizzazione dei giocatori ad ogni livello, quelli della lega dilettanti devolvono le multe dell’anno. Con la LegaPro siamo in continua discussione, quanti più soggetti partecipano, tante più possono essere le soluzioni. Percentuale fissata? Non stiamo trattando di nulla, perché nulla è stato chiesto. Stiamo parlando con la LegaPro per tutelare i contratti minimi, per far sì che questa crisi non si ripercuoterà troppo sui club. La nostra preoccupazione in questo momento è anche la sopravvivenza delle società. Un giocatore in scadenza di contratto avrà posizioni diverse rispetto a chi ha altri anni di contratto”.

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