Al CorMez: «Se i cittadini non collaborano, perdiamo la partita col virus. Non rispettando le regole, è come se facessero invasione di campo»
Il Corriere del Mezzogiorno intervista il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva.
«Abbiamo superato la linea del fronte, ora il nemico lo vediamo in faccia».
La Campania è già in sofferenza. Ha ragione il direttore dell’azienda ospedaliera dei Colli, Maurizio Di Mauro, dice, a chiedere ai campani di restare a casa.
«Io la vedo così: ci sono due squadre che stanno lottando contro lo stesso nemico. Chi sta in campo e chi sugli spalti. Noi, gli operatori sanitari, le istituzioni, siamo in prima linea, gli spettatori-cittadini devono fare il tifo per la squadra. Questa è la partita contro il Covid-19. Se gli spettatori iniziano a fare invasioni di campo la perdiamo a tavolino. Non ce lo possiamo permettere. In questo momento significa perdere vite umane. Quindi facciamo i seri».
Purtroppo, aggiunge, c’è ancora chi non ha capito.
«Ho visto file interminabili di persone che andavano a comprare le zeppole. È una vergogna. Cosa c’è da festeggiare in questo momento? ».
Sulle terapie intensive e subintensive parla di passi avanti importanti, con tutti gli ospedali che stanno dando il loro contributo. C’è ancora la necessità di convertire alcune centinaia di posti per la degenza ad alta intensità di cura dedicata al Covid-19. Ma sono già allo studio delle ipotesi.
«Dobbiamo alleggerire il peso sul Cotugno e dare una mano all’emergenza. Martedì mattina saranno pronti 10 posti letto di degenza al Loreto Mare, entro l’inizio della prossima settimana altri 20 e poi fino a 40».
Verdoliva risponde anche ad una domanda sui rientri dal Nord. Si teme il loro effetto sull’ondata di contagi?
«Se ci dobbiamo soffermare sui numeri il rapporto tra nuovi casi positivi oltre mille abitanti è tra i più bassi d’Italia».