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Con Maksimovic il Napoli non sente la mancanza di Koulibaly

Il serbo è un altro giocatore rispetto all’oggetto misterioso dell’epoca di Sarri. Koulibaly sta recuperando ma non è affatto detto che a Barcellona giochi lui

Con Maksimovic il Napoli non sente la mancanza di Koulibaly

Un infortunio serio può segnare di nuovo un punto di svolta nella stagione del Napoli ed in parte è già così. In principio fu l’esplosione di Dries Mertens che adattato centravanti per i problemi fisici di Milik si rivelò una macchina da gol. Oggi, invece, si tratta di Nikola Maksimovic che non sta facendo sentire la mancanza di Koulibaly al centro della difesa in coppia con Manolas. Il senegalese sta recuperando ma, viste le prestazioni della coppia di centrali, non è affatto detto che a Barcellona giochi lui. Anzi.

Un’occasione simile già l’aveva avuta, il serbo, quando nel 2016 sostituì Raul Albiol nella gara di Champions League col Benfica; lo spagnolo si era fermato per un problema muscolare e nelle settimane successive fu lui a rimpiazzarlo. Ma era un Napoli diverso, era la squadra di Maurizio Sarri che funzionava con un gioco e degli interpreti predefiniti. Sempre lo stesso spartito, eseguito dalla stessa orchestra. I risultati per larghi tratti hanno legittimato quelle scelte, che hanno consegnato gli azzurri alla storia recente del calcio pur senza aver vinto nulla, ma che al tempo stesso hanno messo da parte tanti calciatori alla ricerca della continuità necessaria. L’impiego ridotto aveva addirittura convinto Maksimovic a provare un’esperienza in un altro campionato: da gennaio a giugno 2018 fu girato in prestito allo Spartak Mosca.

Il suo ritorno a Napoli, contestuale all’arrivo in panchina di Carlo Ancelotti, ha rappresentato un momento di crescita per il difensore che ha potuto contare sulla fiducia del tecnico fin dal primo giorno. La mossa dell’allenatore di schierarlo come esterno basso a destra, in una sorta di difesa a tre e mezzo, si rivelò determinante nel percorso in Champions dell’anno scorso poi concluso ai gironi con la beffa di Anfield. Qualche acciacco ne limitò l’utilizzo allora come oggi, ma da quando è rientrato prendendo il posto dell’infortunato Koulibaly le cose sono cambiate. Da quando Gattuso ha schierato la coppia composta da Maksimovic e Manolas, il Napoli è imbattuto. Naturalmente, sarebbe riduttivo ricondurre tutto ai cambiamenti di un singolo o di un reparto, quando le prestazioni di ottimo livello specialmente in fase di non possesso sono un merito di squadra. Ma di fatto il serbo sembra aver superato tanti di quei limiti individuali che lo avevano reso a più riprese un facile bersaglio delle critiche. Anche in virtù dell’investimento fatto dalla società per acquistarlo nell’estate 2016, con un’operazione dal valore complessivo di 26 milioni di euro.

Dunque, ci sono tutte le ragioni per pensare che Maksimovic possa far parte anche del Napoli di domani. Il reparto difensivo conterà dalla prossima stagione sicuramente Manolas e il nuovo acquisto Rrahmani, comprato a gennaio ma lasciato in prestito al Verona fino al termine del campionato. Su Koulibaly è inevitabile che ci siano dei dubbi. Il senegalese è con ogni probabilità il pezzo più ambito della rosa del Napoli, con tantissime squadre pronte a spendere cifre impegnative per assicurarselo. Se a questo si unisce la necessità del club di incassare, a fronte delle tante spese sostenute nel mercato invernale, la sua cessione potrebbe essere la soluzione alle esigenze del bilancio societario.

I riscontri positivi ottenuti da Maksimovic inoltre sembrano aver convinto Cristiano Giuntoli a confermarlo con un rinnovo di contratto. La scadenza passerebbe dal 2021 al 2024 con un notevole aumento d’ingaggio, che verrebbe quasi raddoppiato arrivando ad oltre due milioni di euro. Se tale resterà il livello delle prestazioni offerte, il Napoli sarà riuscito ancora una volta ad uscire indenne da una eventuale grande cessione. Un aspetto che nella gestione economica e sportiva di un club fa tutta la differenza del mondo.

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