Biasin: fateci vedere Juve-Inter in tv, più che una partita è un’arma di contagio
Le due squadre hanno più sostenitori di tutte le altre. Pensare che in tutti prevalga il buon senso nel decidere di restare a casa è un eccesso di ottimismo che l'Italia adesso non può permettersi

Foto JuventusFC
Su Libero, Fabrizio Biasin commenta la diatriba tra governo e Lega per la trasmissione in chiaro di Juve-Inter e delle altre partite del weekend a porte chiuse.
La lettera di Spadafora, di buon senso, andava nella direzione di evitare la diffusione dei contagi.
“Il messaggio è semplice, trasmettere le partite in chiaro in questo momento è un dovere per tanti motivi ma per uno in particolare. Bisogna a tutti i costi evitare che “io e te” – in assenza di abbonamento pay – ci ritroviamo a casa di Tizio e Caio e tutti insieme allegramente ce ne fottiamo della diffusione del virus”.
Del resto, continua Biasin, Juventus e Inter, secondo le statistiche, sono i due club che hanno il numero più alto di sostenitori in Italia.
“Pensare che in tutti prevalga il senso di responsabilità («me ne sto a casa mia e non guardo la partita») è francamente un eccesso di ottimismo che in questo momento il Paese non può permettersi”.
Insomma, conclude,
“sembra di essere tornati a sette giorni fa, con il ministro che dice una cosa, la Lega di A che si oppone per questioni normative (non banali, va detto) e tutti noi che restiamo in attesa di una decisione. Per il resto bisognerà entrare nell’ordine delle idee che, a prescindere da questa giornata, il rischio che un tesserato risulti positivo al fetente coronavirus e il campionato non possa terminare resta concreto. Troppo pessimismo? Forse, ma non siamo noi quelli che pensavano che temporeggiare per preservare l’immagine del calcio italiano nel mondo ci avrebbe permesso di riportare la gente allo stadio. Come no…”