Un medico di base al Corriere Bergamo: “Ho avuto 15 morti in 20 giorni, di solito è il numero di un anno. IIl dato delle vittime sarà sottostimato di almeno 10 volte”
Il Corriere Bergamo intervista un medico di base della provincia, Mario Sorlini.
“Adesso le famiglie cercano di tenerli il più possibile a casa. Ti dicono: lo lasci qua, dottore, perché se va in ospedale non lo rivedo più”.
Racconta di decine e decine di chiamate da parte dei suoi assistiti. E che il fenomeno invece che diminuire aumenta, anche se leggermente. Tutti lamentano gli stessi sintomi.
“Hanno febbre, dolori alle ossa, tosse e problemi respiratori. Per alcuni c’è una variante con disturbi gastrointestinali”.
Sono i medici di base a dover capire chi può cavarsela da solo, in casa, e chi invece necessita di ricovero. Li curano come possono, in base all’esperienza e alla conoscenza che hanno di loro. E, intanto, molti di questi medici si ammalano.
“Ho avuto 15 morti in 20 giorni, di solito è il numero di un anno. C’è una sottostima clamorosa, io credo che siano almeno 10 volte di più dei dati ufficiali, ho 18 pazienti in rianimazione, 6 o 7 polmonitici a casa, altri 150 malati. Ripeto: hanno tutti sintomi da Cpvid-19. Le telefonate sono 50 al giorno. Il più giovane aveva 62 anni e ne ho uno di 52 in terapia intensiva”.
C’è un momento particolare in cui tutto è peggiorato.
“Subito dopo la domenica in cui hanno chiuso il pronto soccorso di Alzano. Quella settimana si sono ammalati tutti, intere famiglie”.
E conferma anche le polmoniti atipiche di gennaio
“Confermo, a gennaio abbiamo avvertito uno strano aumento di polmoniti atipiche, con febbri e febbriciattole, patologie che col senno di poi, in teoria, potevano ascriversi al Covid”.