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Tomasi: «Incomprensibili le parole di Toscani. Disponibili ad incontrare i familiari delle vittime»

Il Secolo XIX intervista l’amministratore delegato di Autostrade: «Vorremmo dire loro che portiamo addosso una ferita che non potrà mai essere rimarginata»

Tomasi: «Incomprensibili le parole di Toscani. Disponibili ad incontrare i familiari delle vittime»

Il Secolo XIX intervista Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. Che, prima di tutto, ci tiene a prendere le distanze dalle parole di Oliviero Toscani sul ponte Morandi.

«Le parole di Toscani sono state davvero incomprensibili. I nostri sentimenti, con cui facciamo i conti ogni giorno, sono totalmente diversi. Ci siamo interrogati più volte su come dare vicinanza o attenzione ai familiari delle vittime e a tutti coloro che hanno subito le conseguenze della tragedia, nel modo più utile e adeguato, consapevoli che bisogna prestare la massima attenzione a non creare nuovo dolore in chi ha vissuto un lutto così grave. Vorremmo provare a spiegare, con grande senso di umiltà, quello che abbiamo fatto in diciotto mesi, reagendo a questa immensa tragedia».

Tomasi non dice no ad un possibile incontro con i familiari delle vittime.

«Vorremmo rompere le diffidenze, le comprensibilissime diffidenze che si sono create. La nostra disponibilità ad un incontro è massima, ma senza forzare nessuno. Certamente sì, siamo disponibili: vorremmo incontrarli, ma solo quando e se loro lo riterranno».

E spiega cosa direbbe ai parenti delle 43 vite che non ci sono più, qualora li incontrasse.

«Che portiamo addosso una ferita che non potrà mai essere rimarginata. E che questa tragedia ci spinge e continuerà a spingerci a far sì che quanto accaduto non possa più ripetersi. Non ultimo, vorremmo dire che siamo loro vicini, per qualsiasi cosa avessero bisogno».

L’ad di Autostrade spiega che la società sta svolgendo una serie di attività di verifica e manutenzione su gallerie, ponti, viadotti e barriere, al fine di garantire agli italiani la massima sicurezza su tutta la rete.

«Il piano di trasformazione di Aspi, che contempla fino al 2023 una spesa di manutenzione corrente di 2 miliardi di euro, vede un aumento di 700 milioni rispetto alla previsione di spesa che era stata elaborata nel 2018. Parliamo di un incremento del 40 per cento. È una manifestazione concreta dell’attenzione che vogliamo dare alla manutenzione. Se poi guardiamo i numeri in un’ottica di medio termine, diventa ancora più chiaro il nostro nuovo approccio: 14,5 miliardi di investimenti per ammodernamento e potenziamento della rete e oltre 7 miliardi di spese di manutenzione, da qui ai prossimi 18 anni».

 

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