Mancini: “Contro il Barcellona il Napoli può ancora giocarsela”
Il ct intervistato dal CorSport: “All’andata la squadra avrebbe meritato qualcosa in più. Ancelotti? Un allenatore fuoriclasse. Con il Napoli è solo stato sfortunato”

Sul Corriere dello Sport una lunga intervista al ct della Nazionale, Roberto Mancini. I temi trattati, oltre al futuro dell’Italia, la situazione dell’Inter, la lotta per lo scudetto, il Var e anche il Napoli.
Sul Var:
“Quando Mosca e Biscardi, tanti anni fa, chiedevano la moviola io dissi: vedrete che un giorno litigheremo anche davanti alla tv. Come quando vedevamo le immagini al bar. Dieci tifosi, dieci versioni sullo stesso caso. Oggi c’è il Var e stiamo discutendo ancora”.
Non si tratta di una bocciatura, spiega il ct.
“Il var ha risolto moltissimi casi, nessuna bocciatura. Ma non mette pace e non regala certezze. Non si capisce ancora con quale metodo venga usato. Si va al video o non si va al video? Poi dico una cosa tecnica. Ci sono falli di mano che vengono puniti ma che non andrebbero puniti. Quando un difensore salta o atterra, è inevitabile che tenga le braccia larghe. Chi dice il contrario non ha giocato. Pochi giorni fa ho visto a Londra una partita del Chelsea. Il pubblico fischiava quando entrava in scena il Var. E il calcio inglese è il calcio guida, in campo e fuori”.
Su Ancelotti rinato in Premier.
“Un allenatore fuoriclasse. Con il Napoli è solo stato sfortunato. I suoi valori non vanno messi in discussione”.
Sulla partita di ritorno tra Napoli e Barcellona. Gli azzurri possono farcela?
“Non siamo più di fronte a una squadra di extraterrestri, ma ha sempre Messi. E Messi giocando male può fare due gol, giocando bene anche quattro. All’andata il Napoli avrebbe meritato qualche cosa in più. Può ancora giocarsela”.
Sul City fuori dalla Champions per due anni.
“Non mi riguarda. I problemi sono nati dopo il mio addio, la sentenza riguarda le spese delle ultime stagioni. Altri grandi club hanno pagato”.
Sull’Italia. E’ pronta?
“Quasi, ancora qualche incertezza in base a condizione e infortuni. Ma l’Italia è fatta, siamo più che pronti”.